L'avvocato Capello: "Inchiesta ultras, penalizzazione per Inter e Milan? Dipende"

L'avvocato Pierfilippo Capello, esperto di diritto sportivo, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per fare un punto sui rischi che corrono Inter e Milan dopo la notizia dell'inchiesta sugli ultras: "Da un punto di vista sportivo siamo fermi con la Procura della FIGC che sta aspettando gli atti dalla Procura di Milano. Non prevedo cose enormi se non eventuali multe economiche. Da un punto di vista penale il discorso è diverso: occorre capire se c’è stato qualcuno che ha commesso qualcosa che non doveva fare. Dobbiamo ricordarci che in tutte le società c’è un soggetto che ha il compito di interfacciarsi con i tifosi, poi se lo fa con i gruppi organizzati o meno e in che modalità è un altro discorso".

Sulla telefonata tra Inzaghi e Ferdico invece a che cosa può andare incontro il tecnico?
"La telefonata a Inzaghi, a cinque ore dalla finale, parte con il mister che dice all’ultrà ‘mi risulta che non cantate’. Contestualizzando in questo senso, un allenatore prova a risolvere la questione per aiutare la squadra. Non lo vedo un particolare rilevante".

Penalizzazione contro Milan e Inter?
"Dipende".

Dice la sua anche il giornalista Angelo Giorgetti
Quello che si legge nelle intercettazioni fra i capi ultrà e i membri dei club è miserevole. Le sbobinature sono umanamente tristi perché rendono ridicoli questi eroi bilaterali dell'opportunismo.
Biglietti agli ultrà, indotti di ogni genere, perfino indicazioni sulla formazione all'allenatore (che magari non risponde ai giornalisti, ma ai capetti della curva legittimati dalla società ovviamente sí).
Ma c'è un passaggio _ piú di ogni altro _ che dovrebbe farci riflettere: insoddisfatto per i pochi biglietti avuti in dotazione, il capo ultrà minaccia la società in occasione della finale Champions ' Aumentate la fornitura, o la curva starà in silenzio'. In una finale Champions!
Infatti la quota di biglietti rapidamente aumenterà e i tifosi saranno caldissimi, amabili, urleranno per 90 minuti.
Perché pochi potevano decidere il sostegno, il silenzio o la contestazione della curva, arma temuta e orientatrice di destini.
Questo _ visto con gli occhi della società _ si chiama 'controllo territoriale' e spero che altri club non siano stati sedotti dall'algoritmo: blandire pochi per pilotare tutti.
Una genialata, fino a quando non sei intercettato.