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Sommer: "Sono ancora molto lontano dal ritiro. All'Inter mi trovo molto bene"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:23Serie A
di Alessio Del Lungo

Sommer: "Sono ancora molto lontano dal ritiro. All'Inter mi trovo molto bene"

Yann Sommer, portiere dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista alla SRF, tornando anche sull'ultima partita persa ai calci di rigore contro l'Inghilterra: "Ovviamente è stato un risultato incredibilmente amaro, abbiamo mancato un grande sogno. Dopo il fischio finale Sono corso dai tifosi; sapevo che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che avrei vestito quella maglia. Da un lato ero triste perché un periodo che mi aveva dato tanto stava per finire, ma in realtà sono stato felice di aver preso quella decisione. È stato un periodo estremamente lungo per me quello nella Nati, mi sono sentito bene. Mi mancano i ragazzi, lo spogliatoio, viaggi, cose che negli anni ho apprezzato molto. Però ora mi godo il poter guardare il calcio sul divano con la moglie e le due figlie oppure andare via per qualche giorno. Non avrei mai potuto farlo prima".

Ha influito la 'rivalità' con Kobel?
"È stata una decisione mia al 100%, non c'entra niente. Volevo avere più tempo per la mia famiglia. Più energia per l'Inter, ma anche per il mio corpo e la mia testa".

Non pensa comunque di ritirarsi.
"All'Inter in questo momento mi trovo molto bene, il club mi dà tanto. Nella mia testa e nel mio corpo, sono ancora molto lontano dal concludere la mia carriera".

Quando si concluderà la sua esperienza in nerazzurro, cosa prevede per il futuro? L'Arabia Saudita è una possibilità?
"Non ci ho mai pensato. Basilea? È il club del mio cuore, ho vissuto tante belle cose lì. Vedremo".


Con la famiglia come si è ambientato a Milano?
"A Gladbach vivevamo perfettamente, eravamo nella nostra comfort zone. Quando ci siamo trasferiti a Monaco e poi a Milano, abbiamo sempre dovuto cercare un nuovo appartamento, trovare un nuovo asilo e un nuovo ambiente. Sapevo che stavo dando molto alla mia famiglia. Ci sono andato prima e ho cercato di organizzare molte cose per la famiglia”.

Come reagiva quando a Monaco lo definivano troppo basso?
"Ci rido di cuore adesso. A Gladbach si diceva lo stesso all'inizio. Per me questo non ha nulla a che fare con la critica costruttiva. Le critiche sono importanti, ma non così”.

Ha un rito speciale?
"Prima delle partite guardo spesso la mia maglia con il mio nome scritto dietro e poi penso a tutto quello che è successo nella mia carriera e a tutto quello che ho potuto vivere. È una carriera davvero fantastica. Ma so anche quanto ho fatto per questo, quanta energia ho investito".