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Zazzaroni: "Per lo Scudetto tifo Napoli. L'Inter è favorita, ma le coppe tolgono energie"
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, nel corso della trasmissione 'Deejay Football Club', in onda sulle frequenze di Radio Deejay, ha commentato così il successo di ieri sera dell'Italia a Parigi contro la Francia: "L'Italia ha fatto una partita all'italiana, Spalletti ha vinto con una prestazione alla Allegri. Non è stato fatto il calcio che sa fare Spalletti, ma il successo è arivato con una gara da difesa e contropiede".
Sulla corsa-Scudetto.
"La mia favorita per lo scudetto è l'Inter, in condizioni normali vince, ma c'è il discorso delle energie che tolgono le coppe da verificare. A Genova ho comunque visto una squadra che ci crede tanto, come se lo scorso campionato non fosse mai finito. Però, spero vinca il Napoli, è la mia massima aspirazione".
Zazzaroni aveva espresso il suo pensiero sull'Italia in un editoriale scritto per il Corriere dello Sport: "Per recuperare il consenso Spalletti ha scelto un profilo diverso e di fare le cose semplici, riducendo la lunghezza dei discorsi, delle informazioni e anche le iperboli. Più selezionatore e meno allenatore, almeno nelle intenzioni. Posso soltanto immaginare quanto abbia sofferto per il fallimento e gli effetti di una campagna disastrosa, lui che pochi mesi prima aveva realizzato il capolavoro napoletano. La stampa non gliel’ha perdonata, c’è anche chi ha sperato che lasciasse per far posto a Allegri o Ranieri".
Sulla corsa-Scudetto.
"La mia favorita per lo scudetto è l'Inter, in condizioni normali vince, ma c'è il discorso delle energie che tolgono le coppe da verificare. A Genova ho comunque visto una squadra che ci crede tanto, come se lo scorso campionato non fosse mai finito. Però, spero vinca il Napoli, è la mia massima aspirazione".
Zazzaroni aveva espresso il suo pensiero sull'Italia in un editoriale scritto per il Corriere dello Sport: "Per recuperare il consenso Spalletti ha scelto un profilo diverso e di fare le cose semplici, riducendo la lunghezza dei discorsi, delle informazioni e anche le iperboli. Più selezionatore e meno allenatore, almeno nelle intenzioni. Posso soltanto immaginare quanto abbia sofferto per il fallimento e gli effetti di una campagna disastrosa, lui che pochi mesi prima aveva realizzato il capolavoro napoletano. La stampa non gliel’ha perdonata, c’è anche chi ha sperato che lasciasse per far posto a Allegri o Ranieri".
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