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Inter, gli ex tecnici di J. Martinez: "Vice-Sommer? In 2 anni titolare nella Spagna"
L'Inter ha accolto Josep Martinez come nuovo portiere per fare le veci di Sommer: stando alle parole dello stesso svizzero ed anche del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, lo spagnolo è stato informato del fatto che, almeno inizialmente, l'ex Bayern Monaco partirà titolare. Nulla però vieterà all'estremo difensore arrivato dal Genoa di giocarsi le proprie carte per cercare di mettere in difficoltà l'allenatore.
José Yepes, allenatore dei portieri del Las Palmas, è intervenuto a La Gazzetta dello Sport per parlare di lui e del suo approdo a Milano, che aveva intuito da tempo: "Non me lo aveva detto nessuno, ma l’ho intuito. Avevo letto sui siti e giornali italiani, eppure Josep non si è lasciato scappare nulla. L’ho capito interpretando i suoi silenzi. Gli inizi? Arrivava dal Barcellona e penso che da loro abbia imparato ad avere un approccio vincente. Non voleva mai perdere, neanche in allenamento. E quanto si arrabbiava quando prendeva gol, anche da me durante i tiri di fine allenamento. Era ossessionato dal lavoro e dalla possibilità di crescere ogni giorno un po’ di più".
Di lui ha parlato anche Pepe Mel, l'allenatore che lo ha lanciato il quale ha raccontato di aver lanciato una provocazione allo stesso Yepes dopo una sconfitta con 4 reti subite dai suoi: "Ho detto, perché non proviamo Martinez domenica? Facemmo quattro vittorie in cinque partite e lui ci salvò in diverse occasioni. Poi l’anno successivo fu quello della consacrazione. Cosa mi piaceva di lui? La reattività e la sua capacità di restare sempre concentrato".
Questione vice-Sommer, Mel non sembra tanto convinto dalla gerarchia: "Vice-Sommer? Si, ma solo sulla carta. Vi garantisco che troverà il suo spazio. Non esistono primo e secondo per me. O per lo meno non in questo caso. Josep ha qualità incredibili e ha margini di miglioramento che voi nemmeno vi aspettavate. Se continua così, in un paio d’anni sarà il titolare della nazionale spagnola".
Pepe Mel ha le idee molto chiare sul portiere nerazzurro: "In una parola? Affidabile. Tra i pali e nella vita. Per me era molto molto forte in porta, per piazzamento ed esplosività, ma doveva migliorare con i piedi, soprattutto sotto pressione. Direi che in Italia lo avete visto il suo livello no? Non butta mai via il pallone, è tranquillo e sicuro".
José Yepes, allenatore dei portieri del Las Palmas, è intervenuto a La Gazzetta dello Sport per parlare di lui e del suo approdo a Milano, che aveva intuito da tempo: "Non me lo aveva detto nessuno, ma l’ho intuito. Avevo letto sui siti e giornali italiani, eppure Josep non si è lasciato scappare nulla. L’ho capito interpretando i suoi silenzi. Gli inizi? Arrivava dal Barcellona e penso che da loro abbia imparato ad avere un approccio vincente. Non voleva mai perdere, neanche in allenamento. E quanto si arrabbiava quando prendeva gol, anche da me durante i tiri di fine allenamento. Era ossessionato dal lavoro e dalla possibilità di crescere ogni giorno un po’ di più".
Di lui ha parlato anche Pepe Mel, l'allenatore che lo ha lanciato il quale ha raccontato di aver lanciato una provocazione allo stesso Yepes dopo una sconfitta con 4 reti subite dai suoi: "Ho detto, perché non proviamo Martinez domenica? Facemmo quattro vittorie in cinque partite e lui ci salvò in diverse occasioni. Poi l’anno successivo fu quello della consacrazione. Cosa mi piaceva di lui? La reattività e la sua capacità di restare sempre concentrato".
Questione vice-Sommer, Mel non sembra tanto convinto dalla gerarchia: "Vice-Sommer? Si, ma solo sulla carta. Vi garantisco che troverà il suo spazio. Non esistono primo e secondo per me. O per lo meno non in questo caso. Josep ha qualità incredibili e ha margini di miglioramento che voi nemmeno vi aspettavate. Se continua così, in un paio d’anni sarà il titolare della nazionale spagnola".
Pepe Mel ha le idee molto chiare sul portiere nerazzurro: "In una parola? Affidabile. Tra i pali e nella vita. Per me era molto molto forte in porta, per piazzamento ed esplosività, ma doveva migliorare con i piedi, soprattutto sotto pressione. Direi che in Italia lo avete visto il suo livello no? Non butta mai via il pallone, è tranquillo e sicuro".
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