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Koopmeiners, Ederson, Lookman: tutti vogliono i giocatori dell'Atalanta ma non verrà smontata. Pagare moneta, vedere cammello ma nemmeno sempre. Prima cedere e poi acquistare è la parola d'ordine... Ma a chi?TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
sabato 29 giugno 2024, 16:01Editoriale
di Andrea Losapio

Koopmeiners, Ederson, Lookman: tutti vogliono i giocatori dell'Atalanta ma non verrà smontata. Pagare moneta, vedere cammello ma nemmeno sempre. Prima cedere e poi acquistare è la parola d'ordine... Ma a chi?

Ieri sono diventate virali, o quasi, alcune dichiarazioni di un membro dell'agenzia ROOF - quella che cura gli interessi di Ademola Lookman - che volevano un'offerta dall'Arabia Saudita, più precisamente l'Al Ittihad, in arrivo per il nigeriano. Tutti i tentativi di capire chi fosse la gola profonda sono andati a vuoto, tanto che l'agenzia stessa non confermava niente di quanto detto e incastrato come dichiarazioni. L'Atalanta stessa non confermava le trattative né le proposte. Non è un mistero che una tripletta in finale di Europa League possa elevare lo status di un calciatore, attirando su di sé le attenzioni di quasi tutti i club. Poi però servono proposte: all'Atalanta, in primis, che potrebbe anche decidere di considerare incedibile Lookman. Al calciatore stesso che è stato accostato a Bayern Monaco, Liverpool e Chelsea nel recentissimo passato.

È comunque una tendenza consolidata. All'inizio dell'anno sembrava che Koopmeiners fosse a un passo dalla Juventus. Poi però servono fra i 60 e i 70 milioni, il mondo è pieno di calciatori e si possono vedere cambi repentini di idee, magari cercando il meno costoso Douglas Luiz oppure Khephren Thuram. Tutti e due ottimi giocatori, ma che sono più facilmente raggiungibili. Il "pagare moneta vedere cammello" di qualche anno fa di Lotito - si parlava di Joaquin Correa, ma anche dei tempi di Goran Pandev e Sergej Milinkovic-Savic - sembra sempre un grande problema per il nostro calcio.


Che poi l'Atalanta non ha bisogno di cedere. Ha vinto l'Europa League, è arrivata in Champions, ha la sua sostenibilità e gli uomini mercato. Di questa schiera non ne fa parte nemmeno Ederson, accostato all'Atletico Madrid in questa fase, mentre a gennaio c'era il Newcastle pronto a offrire 40 milioni e tornato a casa a mani vuote perché i nerazzurri non avevano nemmeno intenzione di ascoltare le proposte. Ecco, questo è la grande forza di un club che non deve vendere prima di muoversi. Di chi riscatta De Ketelaere senza troppi problemi - anche se un minimo di gioco delle parti c'è stato - e poi prende Ben Godfrey dall'Everton, permettendosi un'operazione che può sembrare "rischiosa", ma anche remunerativa se le cose andranno bene.

Prima cedere e poi acquistare. Tutti pensano così: dalla Juventus con Soulé e Huijsen - e forse pure McKennie - all'Inter che potrebbe muovere il mercato solo in caso di offerte monstre per Thuram, altrimenti è già quasi a posto così. Il Milan deve mettere a posto il problema attaccante (forse più di uno) mentre per Maignan e Theo Hernandez non si è ancora attivata la giostra che porterebbe a qualcosa di diverso. La Roma dovrà fare miracoli, Osimhen sembrava già fuori con un piede e mezzo dalla porta ma non arriva ancora nulla. È una sorta di stallo alla messicana: un anno fa gli arabi avevano cercato di cambiare l'inerzia, ora che anche loro liste piene c'è qualcosa che non funziona.