Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Editoriale
Thuram fuori proprio nel momento peggiore, Bologna si fa spettrale. E Conte è già appollaiato davanti la tvTUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:48Editoriale
di Yvonne Alessandro
per Linterista.it

Thuram fuori proprio nel momento peggiore, Bologna si fa spettrale. E Conte è già appollaiato davanti la tv

In una stagione costellata da partite ravvicinate e da una sequela di infortuni simili a scogli imprevisti lungo il tragitto, l'Inter è rimasta a bordo di una montagna russa di emozioni. A questo punto non vuole farsi mancare nulla, ma per il Triplete serve una pozione segreta, che prevede più dello spirito di sacrificio e di qualche bella parola.

Non aiuta certo l'ultima notizia piovuta ad Appiano, come un fulmine a ciel sereno. Proprio nel momento clou della stagione, negli otto giorni di fuoco tra Champions League, campionato e Coppa Italia, Inzaghi ha perso un tassello imprescindibile. Purtroppo per Marcus Thuram, è arrivato il momento di pagare dazio: l’eccessivo utilizzo in campo (nelle ultime otto gare è stato titolare sette volte, giocando per intero in cinque occasioni) lo ha portato a un affaticamento agli adduttori della coscia sinistra. Nulla di serio, per carità – non parliamo mica di lesioni. Ma capirete bene che una sua assenza nelle prossime due sfide sarebbe senza dubbio difficile da tollerare, tra la trasferta di Bologna all’orizzonte e il derby con il Milan in semifinale di Coppa. Anche se qualche speranza, pur ridotta, contro i rossoneri c’è.

A questo punto, a conti fatti, il capitano Lautaro Martinez dovrà fare nuovi sfiancanti straordinari, nella speranza di dribblare rischi d’infortunio e una buona dose di malocchio da parte dei nemici. E mentre Taremi vaga nel buio alla ricerca di se stesso, Correa resta un rebus indecifrabile anche per i migliori enigmisti, e il solo Arnautovic rigenerato talvolta bisticcia con degli acciacchi fisici.

Parliamoci chiaro: nel momento di massimo splendore di Arna - con certi gol pesanti per la lotta Scudetto - qualcuno si è azzardato a garantire che, dietro la ThuLa, le alternative ci siano. E guardate un po’, ora l’infortunio di Thuram riporta alla luce tutti i limiti dell’attacco nerazzurro, quando la coppia inseparabile si spezza.

Che coincidenza: proprio quando l’Inter dovrà sfidare il passato spettrale del Dall’Ara. Nel pieno del duello a distanza con il Napoli, già penalizzata da un calendario più ostico rispetto a quello di Conte. Quella "Fatal Bologna" del 2022 mette i brividi al solo pensiero: un boccone amaro e ancora troppo grosso da mandar giù per gli interisti, con il rischio di strozzarsi. D'altronde il 2-1 subito in rimonta, con la clamorosa papera di Radu, aprì le porte al banchetto del Milan sui resti nerazzurri, sfilando così il tricolore.

Oggi ci sono due aspetti sui quali riflettere. In primis, il carattere e la qualità del Bologna, che dopo il 3-0 incassato a Bergamo vorrà cancellare questo brutto tonfo proprio contro l’Inter, questa domenica. Anche perché, in fin dei conti, la corsa per un posto in Champions League è ancora apertissima: tutto può succedere. E, soprattutto, i felsinei sembrano in perfetta sintonia con Italiano, i tifosi e la società per la causa rossoblù.

A questo giro poi, Antonio Conte gioca per primo la sua mossa: salvo clamorosi colpi di scena, si libererà del Monza per mettersi appollaiato davanti alla televisione domenica e aspettare un passo falso dei nerazzurri. Tra scongiuri e riti scaramantici, spetterà a Inzaghi scegliere la pedina migliore da affiancare al Toro, che sta vivendo mesi sensazionali, fresco del 150º sigillo con la maglia nerazzurra. Intanto il tecnico nerazzurro dovrà escogitare il classico turnover scientifico, ben calibrato per l'occasione.

Evitando che la testa di molti finisca già al derby o, ancora peggio, che le gambe non rispondano più ai comandi dopo tutta la fatica e la tensione accumulata nella sfida di Champions League contro il Bayern Monaco. Come? Cavalcando l'esaltazione per la qualificazione in semifinale e l'onda travolgente di un Inzaghi che a stento viene trattenuto nell'area tecnica pur di supportare i suoi ragazzi nei momenti di difficoltà.

Simone, pensaci tu.