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Nasce la nuova Inter: Sucic, Luis Henrique e un nuovo attaccante. Inzaghi, il Cagliari mina da aggirareTUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:55Editoriale
di Yvonne Alessandro
per Linterista.it

Nasce la nuova Inter: Sucic, Luis Henrique e un nuovo attaccante. Inzaghi, il Cagliari mina da aggirare

Il presidente Marotta ha parlato: "Abbassare l'età della rosa? L’obiettivo generale è quello di rispondere a un concetto di sostenibilità. Ci deve accompagnare sempre ed è l’inverso del modello di riferimento degli anni della nostra gioventù, dei presidenti mecenati che miravano al risultato sportivo e poi di conseguenza a quello di bilancio. Oggi nessun club, viste anche le licenze nazionali, è in grado di preferire l’uno all’altro. Aggiungo che l’equazione chi più spende più vince non è vera”.

Il concetto non potrebbe essere più chiaro. Anche il presidente onorario del Bayern Monaco, Uli Hoeness, ha fatto capire ad ampi gesti che ormai i tempi dei grandi patron e delle spese folli sul mercato sono finiti da un pezzo; salvo casi eccezionali (o no, Manchester City?). E allora è tempo di rivedere la gestione economica di un club e agendo con arguzia per centrare operazioni mirate sul mercato. Così sta sbocciando l'Inter 2025-26. 

Il primo affare: Petar Sucic, già promesso sposo dell'Inter e nuovo centrocampista nerazzurro in via ufficiale solamente dalla prossima sessione di mercato di giugno. Il croato, classe 2003 e scuola Dinamo, farà le valigie e volerà insieme alla truppa di Inzaghi per disputare subito il Mondiale per Club, rinvigorendo un reparto nevralgico quale il centrocampo. Giovane, di prospettiva, nel complesso percepirà uno stipendio assai contenuto rispetto alla media, contribuendo così a ridurre il monte ingaggi.

Attenzione al secondo nome che sta infiammando i media negli ultimi giorni: Luis Henrique. All'Inter piace parecchio, la concorrenza del Bayern non scalfisce minimamente le ambizioni della dirigenza nerazzurra. Si parla infatti di un'offerta in arrivo di 30 milioni di euro complessivi - spicciolo in più, spicciolo in meno - tra bonus e quant'altro. Un esterno offensivo, destro e classe 2001, con dribbling e velocità che tanto scarseggia all'Inter e potenzialmente un'arma letale e polivalente, capace di agire da seconda punta o quinto, a seconda delle necessità. Al Marsiglia guadagna 700mila euro l'anno, cifra perfettamente in linea con le richieste di Oaktree.. Ma per sfilarlo dalle mani di De Zerbi sarà necessario smussare gli angoli della negoziazione con la mediazione di Ausilio e il savoir-faire di Marotta, che dovrà trattare direttamente con Benatia e Longoria.

Santiago Castro, per quanto piaccia all'Inter, al momento sembra complicato da raggiungere: tante squadre hanno staccato il numerino e si sono piazzate in fila dall'entourage dell'argentino prima ancora che la trattativa si apra ufficialmente con il Bologna. Si presume dunque che il prezzo del cartellino supererà i 40 milioni di euro. Fuori budget, a meno di clamorosi colpi di scena. 

Nel frattempo, è tornato d'attualità il profilo di Jonathan David. Non a caso, con il rinnovo del Lilla in alto mare e il canadese con un'offerta dell'Inter sul tavolo: 5 milioni netti per un contratto di 5 anni. Con il rinnovo con il Lilla in alto mare, il canadese ha una proposta dell'Inter sul tavolo: 5 milioni netti per un contratto di 5 anni. Si tratta, però, di una questione spinosa: le cifre da saldare tra bonus alla firma e commissioni agli agenti sono elevate. Solo una mossa decisa da parte del giocatore in direzione della maglia nerazzurra potrebbe permettere ad Ausilio di chiudere l'affare e portarlo a Milano, fermo restando che ci sono altre squadre interessate.

Ma con il Mondiale per Club in palio l'impressione è che l'Inter voglia anticipare i tempi di alcune trattative e ritrovarsi con una rosa già migliorata, ringiovanita e competitiva per giocarsi l'ultimo trofeo stagionale tra giugno e luglio. 

Poi arriverà agosto, il tradizionale mese delle trattative scatenate. E lì se ne vedranno delle belle.

Doveroso post scriptum: il Cagliari è una mina antiuomo da aggirare, non calpestare. La deflagrazione potrebbe costare cara, più di quanto già insegni "Mine", pellicola angosciante di Guaglione e Resinaro. Perché l'Inter si è già giocata un jolly Scudetto con il Parma. E a giudicare dal numero di giornate alla fine del campionato, con Conte sempre aggrappato con gli artigli, a modi gatto e proprio lì dove non si può dire... serve stringere i denti, mantenere la calma e tirare dritto. In questo servirà la solita gestione alla Simone Inzaghi con i ragazzi.

Alla Champions e al Bayern si penserà solo da domenica.