L'anno che verrà - La vittoria non deve essere un'ossessione, la programmazione sì
Riyad e Supercoppa. Il 2025 dell'Inter ripartirà dall'Arabia Saudita e dall'ennesimo trofeo che la banda di Inzaghi potrà sollevare nel giro di tre anni e mezzo. "Chiaramente gli obiettivi del 2025 sono gli stessi di quando sono arrivato tre anni e mezzo fa. L'Inter è una grandissima società, dobbiamo puntare sempre al massimo, puntare a vincere più partite e più trofei possibili. Partiamo da una Supercoppa che rappresenta tanto per noi ed è più difficile da conquistare con queste due partite in poi giorni", ha dichiarato Simone Inzaghi alla vigilia.
Parole importanti, che fanno capire le intenzioni di un club che vuole continuare a vincere. È giusto però che la vittoria non si trasformi in ossessione nel volere arrivare per forza al traguardo, passo fondamentale per evitare di dare tutto per scontato e gettare al vento quanto predicato da Inzaghi finora. Cruciale, invece, sarà la programmazione di una squadra nuova, magari nel mercato estivo, per ricostruire e andare a puntellare la rosa nei punti più deboli.
L'Inter si è affidata ai paletti dovuti a un cambio di proprietà, il mercato si è sviluppato secondo una determinata traccia, rigida rispetto al passato. Ma ora il vento è cambiato e più volte il presidente Marotta ha voluto ribadire la necessità di costruire, sensazione che i parametri zero non basteranno. O basteranno meno rispetto al passato.