San Siro, l'Inter aspetta il Milan. Che però non molla ancora San Donato
Sul tema di San Siro si è espresso ieri il sindaco di Milano: "Il progetto non è mai stato bloccato. Il Consiglio comunale aveva preso le risultanze del dibattito pubblico e le aveva trasformate in una delibera. Noi non abbiamo bloccato. Sono state le squadre, in particolare il Milan, a scegliere altre vie e noi siamo sempre lì ad attendere che qualcosa si finalizzi. Ci sono due proprietà solide", le sue parole.
Tuttosport fa il punto della situazione facendo capire che il Comune di Milano continua ad avere un ruolo importante nell'impedire il velocizzarsi delle operazioni: "L 'Inter aspetta il Milan, che prima aspettava l'Inter" - si legge - ". Entrambe temono i tempi lunghi di Beppe Sala. Uno stallo alla messicana, non uno scioglilingua. I club e il Comune di Milano si confrontano e rincorrono, a velocità diverse, nella partita che deciderà il futuro del nuovo stadio o dei nuovi stadi".
Il Milan stesso, ancora non scarta l'ipotesi San Donato: "Per i rossoneri, San Donato Milanese resta la strada maestra, anche ora che si è riaperta la possibilità di un impianto condiviso a San Siro: il presidente Scaroni lo ha ribadito al sindaco del comune dell'hinterland. La manifestazione di interesse per l'acquisto del Meazza e delle aree adiacenti, depositata nei giorni scorsi e che ne ha svelato il prezzo - 197 milioni - non è vincolante, bensì contiene varie richieste di chiarimenti da parte delle società. Non c'è la garanzia che Sala chiede da tempo: l'abbandono dei rispettivi piani B. L'Inter, oggi, è pronta a puntare su San Siro (...). Per i nerazzurri, fermi all’esclusiva sull’area Cabassi in scadenza a gennaio 2025, fare retromarcia da Rozzano non è così complicato. Per i rossoneri sì: hanno acquisito i terreni e fatto progressi anche a livello burocratico, su un progetto ritenuto più concreto rispetto a quello, appena riaperto e ancora fumoso, di San Siro".