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Le pagelle di Young Boys-Inter: Arnautovic da SOS, che svolta Dimarco. Inzaghi la vince coi cambiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:55Primo piano
di Redazione L'Interista
per Linterista.it

Le pagelle di Young Boys-Inter: Arnautovic da SOS, che svolta Dimarco. Inzaghi la vince coi cambi

Young Boys-Inter 0-1

INTER (a cura di Marco Lavatelli)

Sommer 6 - Chiamato in causa in un paio di occasioni, anche se le conclusioni dello Young Boys non centrano quasi mai lo specchio. Con un po’ di precisione in più se la sarebbe potuta vedere brutta.

Pavard 6 - Dalle sue parti ha un Monteiro indemoniato, anche per questo non si vede mai in attacco. Dietro però torna a dare un po’ di certezze e solidità (dal 77’ Bastoni 6,5 - Entra con grandissima personalità, contribuisce a rovesciare la partita).

De Vrij 6 - Bravo a respingere qualche cross, nei duelli individuali con gli attaccanti dello Young Boys non esce mai perdente. Ottimi segnali visto lo stop di Acerbi.

Bisseck  6 - Ha la miglior palla gol del 1° tempo ma gli tocca la prima paratona del portiere avversario. Cresce col passare dei minuti: le spinte in avanti aumentano sia per numero che per qualità, a sinistra non è Bastoni ma ci prova.

Dumfries 6,5 - E’ ovunque: protagonista chiusure in difesa, discese in avanti con assist non sfruttati dai compagni e uno schiaffo ricevuto da Monteiro nel 1° tempo. Non è l’uomo serata solo perché Arnautovic sbaglia il rigore che l’olandese si guadagna.

Frattesi 5,5 - Qualche strappo dei suoi, sì, ma davvero troppo poco. Degli inserimenti letali non c’è praticamente traccia, e senza quelli non offre tanto altro. Ma è l’ultimo a mollare

Barella 6 - C’è un’Inter con Calhanoglu e una senza, in regia non aiuta la squadra a girare. Su una sua palla persa, Monteiro colpisce il palo. In fase difensiva però è decisivo, soprattutto nella ripresa in cui aumenta i giri del motore.

Mkhitaryan 6 - La fisicità del centrocampo dello Young Boys rischia di mandarlo in apnea, rimane a galla con la sua qualità. Non ha mai un attimo per respirare (dal 61’ Zielinski 6 - Porta quella qualità in più che serviva per cambiare l'inerzia della partita. I centrocampisti della formazione svizzera, stanchi, lo prendono raramente. Ma l'errore sottoporta al 90' rischiava di pesare tantissimo).

Carlos Augusto 5 - Pochissimi palloni toccati, al 45’ i meno attenti non si saranno nemmeno accorti della sua presenza. L’infortunio ai flessori è sembrato abbastanza grave: l’emergenza continua. (dal 53’ Dimarco 7 - primo pallone, subito occasione. Fa riscoprire all’Inter la costruzione di palle gol dalla sinistra. Il cross per il gol vittoria salva l’Inter).

Taremi 5,5 - Il colpo di tacco con cui lancia Bisseck in porta è fantastico, ma lui e Arna non si trovano mai. Qualche tiro poco pericoloso e una bella azione personale a centrocampo. Rispetto alla Stella Rossa, comunque un passo indietro (dal 77’ Thuram 7 – Entra e trova il guizzo che permette di uscire da una trasferta difficilissima con i 3 punti.

Arnautovic 4 - Il rigore sbagliato è poco angolato e lento quasi come i suoi movimenti in campo. I difensori svizzeri vanno al triplo e il suo atteggiamento di certo non aiuta. Inzaghi non riceve nessuna risposta positiva (dal 61’ Lautaro 6,5 - L’ingresso del capitano da sicuramente una scossa all’Inter. Compie un paio di giocate con eccessiva sufficienza, ma è proprio con un colpo di tacco che trova Dimarco nell’azione del gol).

Inzaghi 6 - La partita è molto più difficile del previsto, le seconde linee non sono abbastanza per far male ad una squadra così aggressiva e intensa. Ci mette una pezza coi cambi e porta a casa il risultato. Sventato il pericolo di arrivare male all’appuntamento di domenica con la Juventus.

YOUNG BOYS (a cura di Yvonne Alessandro)

Von Ballmoos 7 - Esce a valanga su Bisseck e cancella un gol, poi ipnotizza Arnautovic dal dischetto per toglierne un altro. Solo un graffio improvviso di Thuram lo fa sanguinare, ma si supera nuovamente nel finale contro Lautaro e il tap-in del francese. Supereroe.

Blum 5,5 - Attento e preciso, sfrutta posizionamento e fisico per annullare un Carlos Augusto spento. Patisce le pene dell’inferno con l’ingresso di Dimarco.

Lauper 6 - Impostare non fa per lui, ma da guardiano svolge un lavoro egregio.

Benito 5 - Fatale il calo di attenzione sul lampo di Thuram. Se la roccaforte giallonera cade è soprattutto per colpa sua. 

Hadjam 5,5 - Una trottola impazzita che travolge gli avversari, con traversoni tesi e dribbling secchi. Spende un giallo obbligato per fermare Dumfries, ma quella sbracciata plateale sull’olandese causa il rigore. Sfugge alla doppia ammonizione e ringrazia Arnautovic troppo timido dal dischetto. Dal 86’ Athekame s.v.

Lakomy 6 - Una sorpresa made 2001, con soli 136 minuti in stagione. Lanci precisi e taglienti per aprire in due l’Inter, il coraggio al ragazzo non manca. Dal 77’ Elia s.v. - Un anguilla per potenziare l’attacco e far tribolare gli avversari.

Ugrinic 6,5 - Mastino di centrocampo polivalente, completamente libero davanti a Sommer angola di testa e non trova il gol.

Virginius 5,5 - La schiacciata di testa obbliga Pavard al salvataggio in extremis, peccato che in rifinitura getti alle ortiche quanto di buono gli arrivi. Troppo evanescente, finisce per lasciare il campo. Dal 59’ Colley 5,5 - Un po’ frenetico a campo aperto.

Imeri 5 - Ispirato nei primi minuti, si spegne come una candela a lungo andare. In ripiegamento gli manca intensità e lo Young Boys lo paga caro. Dal 59’ Males 6 - Affianca Ugrinic nei panni di trequartista, si avventura al limite per bombardare Sommer. Senza successo, ma almeno ci prova.

Monteiro 6 - Ha qualcosa in più con la palla e si vede. Quello schiaffo rabbioso su Dumfries poteva costargli caro, si salva e becca solo giallo. Il palo colpito al 60’ è da mangiarsi le mani, in altre situazioni è troppo egoista.

Ganvoula 5,5 - Il 9 su cui la squadra si appoggia. Dialoga in serenità con Imeri e va a tanto così dalla deviazione da gol nel primo tempo. Dal 86’ Itten s.v.

Joël Magnin 5,5 - Davide non avrà battuto Golia, ma il fattore campo sintetico l’ha sfruttato eccome e il gigante nerazzurro è rimasto incagliato per tanto tempo. Sfuma a causa di una zampata e di un calo di tensione il punto placcato d’oro. La classifica in Champions League resta radente allo zero e la stagione alquanto tribolata.