Orsato: "San Siro mette i brividi, vedi il terzo anello e te la fai addosso"
Nel suo intervento al Festival dello Sport, l'ex arbitro Daniele Orsato mostra tutta la sua nostalgia per la carriera da arbitro: "Il campo mi manca tanto, mi mancano i miei compagni della mia squadra, mi mancano i raduni e stare coi colleghi e dare consigli anche perché ho qualche capello bianco. La designazione è il momento che mi manca di più, scoprivi dove andavi ad arbitrare".
Cosa si prova ad arbitrare in Champions?
"Sentire quella musica mette i brividi. Ho arbitrato la finale Bayern-Psg ma senza pubblico, mi è mancato tanto. Il momento più bello è stato quando me lo hanno detto, sapevo che c’era la possibilità. Quando Rosetti me lo disse scoppiai a piangere".
Sugli errori qual è la sua idea?
"L’arbitro deve essere uniforme, ma siamo in tanti ma non è facile creare una mentalità uniforme. Ci vuole tempo e bisogna avere pazienza con gli errori degli arbitri".
San Siro che cosa suscita?
"La mia prima gara a Milano è stata Milan-Siena e il primo ammonito fu Maldini. Mi dissero di non guardare il terzo anello di San Siro perché "se lo guardi te la fai addosso". Avevano ragione: quel terzo anello l'ho guardato solo alla fine della partita. Il capitano del Siena mi disse: 'Che coraggio venire a Milano e ammonire Maldini'. Gli risposi: 'Non è coraggio, faccio l'arbitro'".