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Le pagelle di Inter-Torino: Thuram ira funesta, Acerbi annienta Zapata. Lautaro annebbiatoTUTTO mercato WEB
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ieri alle 23:58Primo piano
di Redazione L'Interista
per Linterista.it

Le pagelle di Inter-Torino: Thuram ira funesta, Acerbi annienta Zapata. Lautaro annebbiato

INTER (a cura di Yvonne Alessandro)

Sommer 5,5 - Disinnescare la fucilata angolata di Ricci denota riflessi da felino. L’ultimo da incolpare per il destro a giro di Zapata è lui. Intuisce ma non sventa il rigore di Vlasic.

Bisseck 5 - Non solo prende l’iniziativa sbagliata lasciando la difesa completamente aperta, ma provoca anche il gol di Zapata che tiene vivo il Toro. Quando si parla di concentrazione a correnti alternate. Rovinoso, lascia il campo ragionevolmente e da ammonito per qualcun altro. Dal 46’ Pavard 6,5 - Non serve tanto per fare meglio del suo predecessore. Nell'avanzare propone cross invitanti ricalcando lo stile di Bastoni. Quel salvataggio su Linetty in scivolata è da salvezza assoluta. 

Acerbi 6,5 - Acchiappa nel retino Zapata quasi con la stessa abilità con cui ha ingabbiato per due volte Haaland. Si trasforma in Bastoni sovrapponendosi sulla corsia mancina per l’assist decisivo per la doppietta di Thuram. La sua intelligenza batte i muscoli del colombiano, se non fosse per Bisseck che gli spalanca la porta per il momentaneo 2-1. 

Bastoni 7 - Quando indossa l’abito da regista difensivo è un piacere per gli occhi e infatti l’assist per il gol di Thuram è tutta farina del suo sacco. Le ha giocate tutte, tranne l’uscita a Monza, eppure sembra non averne mai abbastanza. Baluardo. Dal 81’ De Vrij s.v. - Forza fresca per dare respiro alla difesa.

Darmian 6 - Lazaro non lo impensierisce minimamente e sganciarsi in avanti è fin troppo facile. Gli manca solo da raddrizzare da mira per i traversoni in area. Dal 68’ Dumfries 6 - Cavalca sulla fascia destra, anche se in modo un po’ sconclusionato e farraginoso. Né carne né pesce.

Frattesi 6 - Non ha solo due polmoni in corpo per tutti quei chilometri macinati in mezzo al campo. Non avrà inciso come suo solito in zona gol, ma i rientri in cagnesco a recuperare palloni sono da apprezzare. E applaudire.

Calhanoglu 6 - In fase di non possesso riesce a prevedere le mosse degli avversari riconquistando palla in maniera pulita. Cose come la palla immaginifica tagliata per la corsa di Darmian o la classe con cui comanda la squadra poi un plus. Ma rigore o no, il 3-2 di Vlasic arriva a causa sua, in ritardo e in affanno. E così la squadra trascorre minuti finali da alta tensione.

Mkhitaryan 6,5 - Sa imbucare e rallentare a proprio piacimento come un metronomo, ma quello che non passa inosservato è il suo istinto nell’intercettare sul nascere contropiedi potenzialmente letali. Dal 77’ Zielinski 6 - Minuti finali dove finalmente ripiega con i tempi giusti per alzare una diga tra Sommer e i pericoli. E un tiro velenoso nel finale insidia il Toro.

Dimarco 6,5 - Sorprende la facilità irrisoria con cui accarezza il pallone per depositarlo in area con offerte da piatto d’argento per gli attaccanti. Ogni palla che tocca è ricoperta d’oro.

Thuram 8 - Vittima dell’intervento killer di Maripan, ottiene il massimo dall’espulsione del difensore granata. E dopo nemmeno dieci minuti spezza un digiuno che durava da 4 partite, firmando una tripletta ultrasonica che lo porta a quota 7 gol. Ira funesta, standing ovation all’uscita da eroe. Dal 68’ Taremi 5,5 - Entra con il piglio giusto, ma due gol divorati a tu per tu con Milinkovic-Savic se li sognerà di notte.

Lautaro 6 - Per troppo tempo fuori dal gioco, una schiacciata di testa scatena l’azione del 3-1 di Thuram. Eppure aveva ritrovato il feeling con la porta nelle ultime due partite (Udinese e Stella Rossa). Sarà che la forma non è ancora al top? È come se la sua mente brancolasse nella nebbia a volte.

Simone Inzaghi 7 - Due gol praticamente regalate ad un Torino rimaneggiato ma mai domo, nonostante fosse con un uomo in meno. L'Inter balla maledettamente troppo dietro, fortuna che la tripletta di Thuram risolva ogni preoccupazione. Brividi gratuiti, ma scontro diretto conquistato e 3 punti in classifica che portano i nerazzurri a -2 dal Napoli. Col fiato sul collo di Conte & co., ma che fatica.

TORINO (a cura di Marco Corradi)

Milinkovic-Savic 6 - Salva due volte i suoi nel finale, evitando il poker e consentendo al Toro di inseguire un insperato 3-3 nel recupero. Solo così raggiunge una risicata sufficienza: l'errore sul terzo gol di Thuram, dove si fa sfuggire il pallone, resta da matita rossa. 

Walukiewicz 5 - Dovrebbe essere l'arma fisica per contenere gli inserimenti dell'Inter e i cross di Dimarco, ma i nerazzurri segnano due gol proprio di testa. Fatica moltissimo a contenere gli attaccanti nerazzurri e gira a vuoto, come tutta la catena di destra granata. 

Saul Coco 5.5 - Nel terzetto difensivo granata è il più attento, con una sola (e pesante) disattenzione: si perde Thuram sul 2-0. Nella ripresa prova anche qualche sortita offensiva, confermando in parte l'ottimo avvio di stagione.

Maripan 4 - Termina subito la gara del cileno, sotto gli occhi del suo connazionale Ivan Zamorano. L'ex Monaco soffre la mobilità di Thuram e lo affossa con un intervento-killer: piede a martello e rosso al Var. Distrugge il piano-partita del Toro.

Lazaro 5.5 - Si aspettava tutt'altra gara nel suo ritorno in campo contro l'Inter. Dopo venti minuti si ritrova a giocare da esterno bloccato, con pochissime chances di mettersi in mostra. Ha una buona occasione per il 2-1 e gioca più a sinistra, che a destra. Esce stremato al 62'. (dal 62' Vojvoda 6 - Quando entra si affievolisce l'impeto nerazzurro sulla sinistra: Dimarco era stanco, ma c'è anche il suo zampino).

Gineitis 6.5 - Il migliore nel centrocampo del Torino. Agisce da raccordo tra la mediana e l'attacco, da autentico enganche: sua la giocata che manda in tilt Bisseck e vale l'assist per Duvan Zapata. Meno positivo il secondo tempo. (dal 62' Ilic 6 - Più ordine che qualità, in un Toro asserragliato in difesa). 

Ricci 6 - Ordinato in cabina di regia, sfiora anche la rete in avvio con un sontuoso tiro da fuori. Si spegne nella ripresa, faticando a gestire le folate nerazzurre a centrocampo. (dall'83' Vlasic 6.5 - Vanoli passa al 3-4-2 e il croato è subito fortunato: gol del 3-2 su rigore).

Linetty 5.5 - Tanta quantità e poca qualità. Perde molti palloni e non riesce a contenere le giocate offensive dell'Inter. Si ritrova spesso a girare a vuoto.

Pedersen 4.5 - Vanoli lo lascia in campo per novanta minuti ma, escluso Maripan, è ampiamente il peggiore del Toro. Si sposta subito a destra e non vince un singolo duello contro Dimarco: due gol su tre arrivano con cross dalla sua corsia, prima Bastoni e poi Acerbi.

Adams 5.5 - Difficile valutare la sua prestazione. Parte da spalla di Duvan Zapata e dopo venti minuti, complice l'espulsione, si ritrova esterno in un 4-4-1 difensivo. Puniamo la sua incapacità di rientrare sulla fascia di competenza, che costa un gol. (dal 32' Masina 6 - Buon subentro il suo. Prova a tappare i buchi in difesa e si guadagna un rigore).

Duvan Zapata 6.5 - Deve tenere su l'attacco da solo dal ventesimo minuto e ci riesce splendidamente. Segna la rete della speranza e prova a tenere palla con sponde e azioni ragionate. Acerbi lo ferma regolarmente, ma come lotta. Grande apprensione per l'infortunio: si teme la rottura del crociato. (dall'83' Karamoh sv - Pochi minuti da centravanti e da ex, senza incidere). 

Godinho 5.5 - Ottima la reazione nel finale, che porta al 3-2, e ottima anche la reazione nel finale del primo tempo. Il voto resta però insufficiente per la tardiva reazione all'espulsione che costa, di fatto, due reti: la prima viene subita col 4-4-1, la seconda coi tre centrali che non hanno subito riferimenti. Il Toro, anche senza Vanoli, resta comunque una squadra dall'identità definita. Il duo Vanoli-Godinho incrocia le dita per Zapata: senza di lui, questa squadra perderebbe tantissimo a livello di gol e personalità.