Tutta l'Inter al fianco di Inzaghi: come difendersi da Spalletti e l'inchiesta ultras

L'inchiesta ultras che ha portato a 19 arresti di esponenti delle curve di Inter e Milan ha alzato un polverone assoluto. Nelle ultime ore si stanno analizzando nella fattispecie le pressioni commesse da questi soggetti nei confronti del club nerazzurro circa la richiesta di biglietti (poi rivenduti) della finale di Champions League a Istanbul nel 2023. Questo perché dall'altro lato della cornetta, stando alle intercettazioni, è risultato anche l'intervento di Simone Inzaghi che "allora si era reso disponibile a intercedere con la società pur di scongiurare uno sciopero del tifo", informa La Gazzetta dello Sport.

Nell'audizione avuta mercoledì scorso, tuttavia, il tecnico piacentino - che non è indagato - "ha chiarito i contorni di quella chiamata e la questura stessa ha definito 'esaurienti' le sue parole". Se non fosse che il giorno dopo abbia ricevuto la frecciata gratuita del ct Luciano Spalletti riguardo il rapporto evitabile con gli esponenti della curva interista. "L'Inter è rimasta sbigottita e un po' delusa - racconta la Rosea -, proprio come Simone, anche perché i nerazzurri sono stati definiti parti lese dagli stessi pm".

In attesa di chiarimenti però la società di Viale della Liberazione ha deciso di stringersi attorno a Inzaghi e di "chiudersi a riccio" per concentrarsi sul mini-ciclo di partite troppo fondamentali in ottica scudetto (Roma, Juventus, Young Boys e Napoli in fondo).