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Verona, Magnani: "Voglio arrivare al top con questa maglia, mi piace giocare anche a 4"
Il difensore del Verona Giangiacomo Magnani, in occasione del secondo giorno del ritiro estivo gialloblù, è intervenuto in conferenza stampa. Queste sono le sue dichiarazioni, riportate dal sito ufficiale del club scaligero.
Giangiacomo, è passato un mese dallo spareggio di Reggio Emilia: il primo proposito di quest'anno sarà quello di non soffrire più come nella scorsa stagione?
"Sicuramente sì, sarà il nostro primo proposito. Quello della vittoria nello spareggio è stato un traguardo molto importante. Se dovessimo raggiungere lo stesso traguardo anche quest'anno, saremmo contenti".
A livello personale, questa stagione per te può essere quella della consacrazione?
"Lo spero, sarebbe bellissimo per me farlo qui, con questi colori indosso. Lo vedremo, da parte mia ci sarà impegno massimo per raggiungere la mia versione migliore come calciatore. È un onore per me avere così tante presenze con questa maglia, spero di raggiungere traguardi importanti con questi colori. Sento tantissimo in me lo 'spirito Hellas': Verona è una città che amo, come amo anche i suoi tifosi. Sono stato accolto qui e trattato sempre in maniera splendida. Verona è l'unica città che in vita mia finora mi ha fatto pensare di trasferirmi, ne parlo spesso anche con la mia compagna Eleonora".
Come sono state queste stagioni in gialloblù per te?
"Penso che il mio sia stato un percorso positivo, che mi ha insegnato tanto e mi ha fatto conoscere anche i miei limiti, che ho come tutti. Non sempre si riesce a riconoscerli subito, serve tempo, ma bisogna rendersi conto che fanno parte della vita. Continuerò a lavorare sui miei limiti per raggiungere la mia versione migliore. A volte bisogna accettare le situazioni come sono e provare ad andare oltre, concentrandosi solo sul lavoro, facendo il più possibile; a volte in passato invece io mi sono concentrato su dettagli che hanno distolto la mia attenzione dall'obiettivo. È un aspetto che oggi ho capito: spero quest'anno di trovare la mia continuità".
Qual è stata la tua miglior partita giocata con il Verona finora?
"Emotivamente le più importanti per me sicuramente sono state la sfida contro il Milan di quest'anno al Bentegodi, e poi anche quella di Udine, oppure contro l'Inter contro Lukaku. Se dovessi scegliere però la più recente sceglierei il Milan per il valore che avuto per me".
Se mister Baroni dovesse giocare a 4 in difesa, come ti troveresti in questo sistema?
"In passato ho già giocato a 4, è un modulo che a me piace. Sicuramente rappresenta una tipologia di gioco diverso rispetto a quello portato avanti finora, ma credo sarà altrettanto bello e stimolante. Abbiamo iniziato a lavorare con un sistema tattico diverso: ho visto grande disponibilità da parte di tutti. Dovremo essere bravi a capire che il calcio non è solo quello che abbiamo giocato finora, ma che c'è anche molto di più. Prima ci metteremo in quest'ottica prima riusciremo ad abituarci e ad ottenere risultati".
Qual è stato secondo te il momento chiave della scorsa stagione?
"Sassuolo e Bologna sono state le due partite chiave, senza quei due risultati sarebbe stato molto più complicato per noi. Emotivamente però direi Verona-Sassuolo, per la giornata che rappresentava, per il momento della società, per i tifosi e per il risultato conquistato al 95'. Per tutto quello che c'è stato dentro quella partita".
Quanto vi hanno fortificato le difficoltà affrontate la scorsa stagione?
"Sicuramente tanto. Le difficoltà a volte ti distruggono, altre volte invece ti fortificano. Il risultato che abbiamo raggiunto un mese fa ci ha dato la risposta: ne siamo usciti sicuramente fortificati".
Giangiacomo, è passato un mese dallo spareggio di Reggio Emilia: il primo proposito di quest'anno sarà quello di non soffrire più come nella scorsa stagione?
"Sicuramente sì, sarà il nostro primo proposito. Quello della vittoria nello spareggio è stato un traguardo molto importante. Se dovessimo raggiungere lo stesso traguardo anche quest'anno, saremmo contenti".
A livello personale, questa stagione per te può essere quella della consacrazione?
"Lo spero, sarebbe bellissimo per me farlo qui, con questi colori indosso. Lo vedremo, da parte mia ci sarà impegno massimo per raggiungere la mia versione migliore come calciatore. È un onore per me avere così tante presenze con questa maglia, spero di raggiungere traguardi importanti con questi colori. Sento tantissimo in me lo 'spirito Hellas': Verona è una città che amo, come amo anche i suoi tifosi. Sono stato accolto qui e trattato sempre in maniera splendida. Verona è l'unica città che in vita mia finora mi ha fatto pensare di trasferirmi, ne parlo spesso anche con la mia compagna Eleonora".
Come sono state queste stagioni in gialloblù per te?
"Penso che il mio sia stato un percorso positivo, che mi ha insegnato tanto e mi ha fatto conoscere anche i miei limiti, che ho come tutti. Non sempre si riesce a riconoscerli subito, serve tempo, ma bisogna rendersi conto che fanno parte della vita. Continuerò a lavorare sui miei limiti per raggiungere la mia versione migliore. A volte bisogna accettare le situazioni come sono e provare ad andare oltre, concentrandosi solo sul lavoro, facendo il più possibile; a volte in passato invece io mi sono concentrato su dettagli che hanno distolto la mia attenzione dall'obiettivo. È un aspetto che oggi ho capito: spero quest'anno di trovare la mia continuità".
Qual è stata la tua miglior partita giocata con il Verona finora?
"Emotivamente le più importanti per me sicuramente sono state la sfida contro il Milan di quest'anno al Bentegodi, e poi anche quella di Udine, oppure contro l'Inter contro Lukaku. Se dovessi scegliere però la più recente sceglierei il Milan per il valore che avuto per me".
Se mister Baroni dovesse giocare a 4 in difesa, come ti troveresti in questo sistema?
"In passato ho già giocato a 4, è un modulo che a me piace. Sicuramente rappresenta una tipologia di gioco diverso rispetto a quello portato avanti finora, ma credo sarà altrettanto bello e stimolante. Abbiamo iniziato a lavorare con un sistema tattico diverso: ho visto grande disponibilità da parte di tutti. Dovremo essere bravi a capire che il calcio non è solo quello che abbiamo giocato finora, ma che c'è anche molto di più. Prima ci metteremo in quest'ottica prima riusciremo ad abituarci e ad ottenere risultati".
Qual è stato secondo te il momento chiave della scorsa stagione?
"Sassuolo e Bologna sono state le due partite chiave, senza quei due risultati sarebbe stato molto più complicato per noi. Emotivamente però direi Verona-Sassuolo, per la giornata che rappresentava, per il momento della società, per i tifosi e per il risultato conquistato al 95'. Per tutto quello che c'è stato dentro quella partita".
Quanto vi hanno fortificato le difficoltà affrontate la scorsa stagione?
"Sicuramente tanto. Le difficoltà a volte ti distruggono, altre volte invece ti fortificano. Il risultato che abbiamo raggiunto un mese fa ci ha dato la risposta: ne siamo usciti sicuramente fortificati".
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