
Verona ancora troppo passivo, sconfitta con rammarico al Bentegodi
Niente da fare per il Verona. Al Bentegodi è arrivata la 18° sconfitta stagionale, un k.o. che fortunatamente non sposta quasi nulla sulla lotta salvezza visti i risultati favorevoli dagli altri campi. Qualche rammarico resta, e non solo per gli errori individuali e qualche possibile svista arbitrale. Ancora una volta la squadra di Zanetti ha impostato la partita con un blocco basso lasciando totalmente il pallino del gioco agli avversari affidandosi a lanci in profondità e ripartenze, spesso mal gestite. Un tipo di approccio che può essere, con i dovuti limiti, comprensibile all'Allianz Stadium contro la Juventus, o a San Siro contro il Milan. È davvero impensabile conciliare un'accurata fase difensiva con un atteggiamento maggiormente propositivo? Contro la Fiorentina, nel secondo tempo, si è visto il miglior Verona della stagione proprio quando i gialloblù hanno iniziato a spingere e giocare, trovando il meritato gol della vittoria nel finale. Con ogni probabilità, questa scelta da parte di Zanetti e del suo staff è motivata dalle scottanti imbarcate subite nel recente passato, ma la coperta non può essere così corta. La squadra sembra avere gli elementi per proporre qualcosa in più, specialmente in casa con la spinta del sempre caloroso Bentegodi. Con le due punte qualcosa stava intravedendosi nella ripresa, purtroppo l'espulsione di Valentini (ieri per la prima volta sotto la sufficienza) ha compromesso ogni discorso.
Al di là di tutto, la classifica al momento resta ancora favorevole ai gialloblù, i quali navigano a +4 sul terzultimo posto e con un calendario che da qui in avanti è certamente più abbordabile rispetto all'ultimo mese. In più stanno rientrando tutti gli infortunati: ieri ha riassaggiato il campo Casper Tengstedt, con un buon impatto a oltre un mese dall'infortunio alla caviglia. Tra poco sarà anche il momento di Serdar, altra pedina chiave dello scacchiere di Zanetti. Ci sono tutti i presupposti per terminare la stagione nel migliore dei modi e, altro aspetto a favore dei gialloblù, quasi tutti gli scontri diretti si giocheranno al Bentegodi: Parma, Genoa, Cagliari e Lecce, più il Como che però difficilmente può essere considerata una rivale per la salvezza considerando le spese fatte tra agosto e gennaio. All'ultima giornata ci sarebbe l'Empoli al Castellani, con l'auspicio di arrivarci con l'obiettivo già in tasca.







