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Genoa, inizia il nuovo corso di Dan Sucu: il parere di quattro grandi ex
La Gazzetta dello Sport ha intervstato 4 calciatori ex Genoa per parlare del nuovo corso del Grifone. Carlos Aguilera, Stefano Eranio, Vincenzo Torrente e Fulvio Collovati si sono detti molto speranzosi per il futuro dei liguri. Di seguito le loro dichiarazioni:
Carlos Aguilera: "Spero davvero che questo nuovo corso societario possa riportare il Genoa dove merita di stare. Credo che ci siano le basi per fare bene, c’è entusiasmo. Secondo me, un grande aiuto potrebbe arrivare proprio da quei miei ex compagni che contribuirono a fare grande quel Grifone all’inizio degli anni Novanta. [...] Bisogna far comprendere cosa voglia dire vestire questa maglia. Al Genoa ho lasciato il cuore: ho visto in tv le immagini delle ultime trasferte, ad Empoli c’erano migliaia di tifosi. Da qui bisogna ripartire, loro sono la ricchezza di questo club, ma mi pare che questo sia stato compreso da tutti. La piazza rossoblù ha grandi potenzialità e passione, che vanno alimentate con i valori trasmessi da squadra e società".
Stefano Eranio: "Il segreto per far crescere di nuovo il Genoa secondo me sta nella valorizzazione e nella crescita del settore giovanile, che da sempre è il fiore all’occhiello del Grifone, con giocatori di grande qualità cresciuti in casa. Ho visto giocatori interessanti quest’anno, penso a Kassa, Masini, Ekhator... Il presidente Sucu, poi, mi sembra una bella persona, pulita, trasparente, che si è presentato senza grandi proclami e per questo va apprezzato. Ha una grande responsabilità, ma è partito tenendo i piedi per terra e reputo la cosa positiva. Penso che il primo impatto con il Ferraris, nella gara con il Parma, sia stato per lui pazzesco. E poi, è un conoscitore di calcio perché è già da tempo nell’ambiente. Penso proprio che potrà fare un ottimo lavoro e reputo positivo il fatto che pure Zangrillo sia rimasto all’interno della società".
Vincenzo Torrente: "Ritengo sia già un bel passo che il nuovo presidente del Genoa abbia messo 40 milioni a titolo personale per entrare nel club. Significa che ha delle ambizioni, come merita la storia del Genoa e una tifoseria passionale come quella rossoblù. È una grande responsabilità: dopo l’ottimo lavoro fatto da Gilardino, la scelta di puntare su Vieira si sta rivelando positiva sul piano dei risultati. [...] Quando si subentra non è facile trovare certi equilibri e in questo senso secondo me Vieira si è adattato, riuscendo comunque a fare punti. Non solo: parlando da tifoso, mi piacerebbe poter vedere giocare più a lungo Balotelli per esprimere un giudizio su di lui. E, magari, anche se sono simili, provarlo in coppia con Pinamonti".
Fulvio Collovati: "Molte squadre italiane sono ormai nelle mani dei fondi stranieri, che puntano solo al guadagno, ma mi auguro che la passione di questo imprenditore che ha rilevato il Genoa possa invece contribuire a costruire una nuova identità del club, sullo stile dell’Atalanta. Ho lasciato il cuore al Genoa, ma spero davvero che il presidente Sucu capisca il valore del marchio Genoa e dei suoi oltre 28 mila abbonati. Bisogna che il Genoa non venga considerato come un club di passaggio. Non è detto che il Genoa debba sempre lottare soltanto per la salvezza. [...] Credo che lavorando in questo senso si possano mettere le basi per creare di nuovo qualcosa di importante e duraturo".
Carlos Aguilera: "Spero davvero che questo nuovo corso societario possa riportare il Genoa dove merita di stare. Credo che ci siano le basi per fare bene, c’è entusiasmo. Secondo me, un grande aiuto potrebbe arrivare proprio da quei miei ex compagni che contribuirono a fare grande quel Grifone all’inizio degli anni Novanta. [...] Bisogna far comprendere cosa voglia dire vestire questa maglia. Al Genoa ho lasciato il cuore: ho visto in tv le immagini delle ultime trasferte, ad Empoli c’erano migliaia di tifosi. Da qui bisogna ripartire, loro sono la ricchezza di questo club, ma mi pare che questo sia stato compreso da tutti. La piazza rossoblù ha grandi potenzialità e passione, che vanno alimentate con i valori trasmessi da squadra e società".
Stefano Eranio: "Il segreto per far crescere di nuovo il Genoa secondo me sta nella valorizzazione e nella crescita del settore giovanile, che da sempre è il fiore all’occhiello del Grifone, con giocatori di grande qualità cresciuti in casa. Ho visto giocatori interessanti quest’anno, penso a Kassa, Masini, Ekhator... Il presidente Sucu, poi, mi sembra una bella persona, pulita, trasparente, che si è presentato senza grandi proclami e per questo va apprezzato. Ha una grande responsabilità, ma è partito tenendo i piedi per terra e reputo la cosa positiva. Penso che il primo impatto con il Ferraris, nella gara con il Parma, sia stato per lui pazzesco. E poi, è un conoscitore di calcio perché è già da tempo nell’ambiente. Penso proprio che potrà fare un ottimo lavoro e reputo positivo il fatto che pure Zangrillo sia rimasto all’interno della società".
Vincenzo Torrente: "Ritengo sia già un bel passo che il nuovo presidente del Genoa abbia messo 40 milioni a titolo personale per entrare nel club. Significa che ha delle ambizioni, come merita la storia del Genoa e una tifoseria passionale come quella rossoblù. È una grande responsabilità: dopo l’ottimo lavoro fatto da Gilardino, la scelta di puntare su Vieira si sta rivelando positiva sul piano dei risultati. [...] Quando si subentra non è facile trovare certi equilibri e in questo senso secondo me Vieira si è adattato, riuscendo comunque a fare punti. Non solo: parlando da tifoso, mi piacerebbe poter vedere giocare più a lungo Balotelli per esprimere un giudizio su di lui. E, magari, anche se sono simili, provarlo in coppia con Pinamonti".
Fulvio Collovati: "Molte squadre italiane sono ormai nelle mani dei fondi stranieri, che puntano solo al guadagno, ma mi auguro che la passione di questo imprenditore che ha rilevato il Genoa possa invece contribuire a costruire una nuova identità del club, sullo stile dell’Atalanta. Ho lasciato il cuore al Genoa, ma spero davvero che il presidente Sucu capisca il valore del marchio Genoa e dei suoi oltre 28 mila abbonati. Bisogna che il Genoa non venga considerato come un club di passaggio. Non è detto che il Genoa debba sempre lottare soltanto per la salvezza. [...] Credo che lavorando in questo senso si possano mettere le basi per creare di nuovo qualcosa di importante e duraturo".
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