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Luca Marelli spiega le dinamiche dei rigori del Cagliari
Luca Marelli, ex arbitro di serie A e attualmente commentatore arbitrale per DAZN, interviene sugli episodi controversi che hanno caratterizzato la gara di Marassi tra Genoa e Cagliari. Focus, in particolare, sui due rigori per i rossoblù isolani e sull’espulsione, poi revocata, di Nicolas Viola.
Luca, il primo rigore assegnato al Cagliari per fallo di mano di Thorsby su stacco aereo di Mina sembrava ricordare il penalty concesso un paio di mesi fa alla Juventus, proprio contro il Cagliari, per il tocco di braccio di Luperto.
“In effetti i due rigori sono piuttosto simili. E, stante l’interpretazione che viene data attualmente in occasione dei tocchi di mano, oggi come oggi devono essere assegnati entrambi. Tengo a sottolineare che a mio parere sono rigori, per così dire, brutti da vedere dal punto di vista calcistico. Ma, ripeto, non concederli sarebbe stato un errore, proprio per quella che è la chiave interpretativa attuale. Il regolamento, che è un documento sintetico, individua semplicemente una linea comune: indica i casi in cui il tocco di mano deve essere sanzionato, ma non può contemplare l’intera casistica delle situazioni che possono verificarsi in campo.
In definitiva, alla luce di tutto ciò sia il penalty di Luperto che quello di Thorsby andavano assegnati. Senza alcun dubbio.”
Qual è invece la sua posizione sul secondo penalty concesso ai sardi, per fallo di Martin su Piccoli? Il Genoa ha protestato parecchio…
“Secondo me se quel rigore non fosse stato fischiato in campo non sarebbe poi stato assegnato al VAR. Questo perché non c’è un’immagine univoca che chiarisca perfettamente quello che è successo tra Piccoli e Martin. In assenza di un’immagine risolutiva, fa fede la decisione presa dall’arbitro. Sarebbe stato impossibile anche tornare indietro e revocare il rigore, perché non ci sarebbe stata la prova inconfutabile del chiaro ed evidente errore di Sozza.”
A proposito del rosso prima sventolato in faccia a Viola e poco dopo, in seguito a revisione VAR, ritirato e trasformato in giallo qual è la sua opinione? La sensazione è che il fallo, effettivamente, non fosse tanto violento - e potenzialmente pericoloso - da giustificare un’espulsione.
“Sono d’accordo. Di solito è piuttosto difficile che si torni indietro su un provvedimento di espulsione. In questo caso è chiaro che non c’erano proprio i parametri minimi necessari per giustificare un cartellino rosso.”
Luca, il primo rigore assegnato al Cagliari per fallo di mano di Thorsby su stacco aereo di Mina sembrava ricordare il penalty concesso un paio di mesi fa alla Juventus, proprio contro il Cagliari, per il tocco di braccio di Luperto.
“In effetti i due rigori sono piuttosto simili. E, stante l’interpretazione che viene data attualmente in occasione dei tocchi di mano, oggi come oggi devono essere assegnati entrambi. Tengo a sottolineare che a mio parere sono rigori, per così dire, brutti da vedere dal punto di vista calcistico. Ma, ripeto, non concederli sarebbe stato un errore, proprio per quella che è la chiave interpretativa attuale. Il regolamento, che è un documento sintetico, individua semplicemente una linea comune: indica i casi in cui il tocco di mano deve essere sanzionato, ma non può contemplare l’intera casistica delle situazioni che possono verificarsi in campo.
In definitiva, alla luce di tutto ciò sia il penalty di Luperto che quello di Thorsby andavano assegnati. Senza alcun dubbio.”
Qual è invece la sua posizione sul secondo penalty concesso ai sardi, per fallo di Martin su Piccoli? Il Genoa ha protestato parecchio…
“Secondo me se quel rigore non fosse stato fischiato in campo non sarebbe poi stato assegnato al VAR. Questo perché non c’è un’immagine univoca che chiarisca perfettamente quello che è successo tra Piccoli e Martin. In assenza di un’immagine risolutiva, fa fede la decisione presa dall’arbitro. Sarebbe stato impossibile anche tornare indietro e revocare il rigore, perché non ci sarebbe stata la prova inconfutabile del chiaro ed evidente errore di Sozza.”
A proposito del rosso prima sventolato in faccia a Viola e poco dopo, in seguito a revisione VAR, ritirato e trasformato in giallo qual è la sua opinione? La sensazione è che il fallo, effettivamente, non fosse tanto violento - e potenzialmente pericoloso - da giustificare un’espulsione.
“Sono d’accordo. Di solito è piuttosto difficile che si torni indietro su un provvedimento di espulsione. In questo caso è chiaro che non c’erano proprio i parametri minimi necessari per giustificare un cartellino rosso.”
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