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Strootman dice addio al calcio: da Dzeko a Nainggolan, quanti messaggi dagli ex compagni
Da Edin Dzeko a Radja Nainggolan, l'annuncio del ritiro di Kevin Strootman ha unito nel ricordo una gran bella fetta del mondo del calcio, specie quello di fede o passato giallorosso. Dopo essere rimasto svincolato dal Genoa in estate, il centrocampista olandese oggi ha comunicato sui social la sua decisione di appendere gli scarpini al chiodo. Una scelta ancora inattesa per tanti, nonostante gli infortuni al crociato ne abbiano compromesso seriamente la carriera.
Dal saluto della Roma, che ha dedicato alla sua "Lavatrice" non solo la storica maglia numero 6 di Aldair, ma anche due cuori e un lupo, si è passati quindi a quelli degli ex compagni nella capitale e non solo. Edin Dzeko, ad esempio, gli ha scritto: "Grazie di tutto, ti voglio bene". Anche Marco Borriello e Dries Mertens l'hanno ringraziato per quanto fatto in campo e fuori. Fino al dirigente che lo portò in Italia nel 2013, Walter Sabatini, il cui "No, Kevin" la dice sicuramente lunga sul ruolo cruciale avuto da Strootman nella sua Roma.
Tra i tanti altri saluti, si ricordano anche quelli di Alessandro Florenzi o Daniele De Rossi, con tre messaggi più rilevanti: il "My top player" di Mattia Perin e l'"Esempio" di Denzel Dumfries, ma soprattutto quello di Radja Nainggolan: "È stato un piacere fratello mio condividere tante battaglie con te e con te le battaglie erano soprattutto vinte". La chiusura è tutta per il soprannome che gli diede Rudi Garcia: "Grazie lavatrice", ha scritto il grande tennista e tifoso della Roma, Flavio Cobolli.
Dal saluto della Roma, che ha dedicato alla sua "Lavatrice" non solo la storica maglia numero 6 di Aldair, ma anche due cuori e un lupo, si è passati quindi a quelli degli ex compagni nella capitale e non solo. Edin Dzeko, ad esempio, gli ha scritto: "Grazie di tutto, ti voglio bene". Anche Marco Borriello e Dries Mertens l'hanno ringraziato per quanto fatto in campo e fuori. Fino al dirigente che lo portò in Italia nel 2013, Walter Sabatini, il cui "No, Kevin" la dice sicuramente lunga sul ruolo cruciale avuto da Strootman nella sua Roma.
Tra i tanti altri saluti, si ricordano anche quelli di Alessandro Florenzi o Daniele De Rossi, con tre messaggi più rilevanti: il "My top player" di Mattia Perin e l'"Esempio" di Denzel Dumfries, ma soprattutto quello di Radja Nainggolan: "È stato un piacere fratello mio condividere tante battaglie con te e con te le battaglie erano soprattutto vinte". La chiusura è tutta per il soprannome che gli diede Rudi Garcia: "Grazie lavatrice", ha scritto il grande tennista e tifoso della Roma, Flavio Cobolli.
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