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L'allievo batte il maestro. Nella Roma deludono le seconde linee: vince l'Elfsborg 1-0
Un altro passo falso. Un risultato peggiore di quello precedente. La Roma che è tra le grandi favorite per la vittoria finale dell'Europa League dopo due giornate della 'fase campionato' ha un solo punto in classifica. Dopo il pareggio casalingo contro l'Athletic Club, la squadra di Ivan Juric ha perso 1-0 alla Boras Arena contro il non irresistibile Elfsborg. A decidere la partita un rigore trasformato al 44esimo da Baidoo, un penalty concesso dopo un ingenuo tocco col braccio di Tommaso Baldanzi.
L'allievo ha battuto il maestro. Oscar Hiljemark, giovane allenatore degli svedesi, qualche stagione fa al Genoa è stato allenato da uno Juric che stasera ha cercato risposte dalle seconde linee ma non le ha trovate. Il manager classe '92 ha lasciato il possesso palla ai giallorossi e s'è affidato alle ripartenze ottenendo alla fine un risultato insperato.
Bocciato il tridente Baldanzi-Soulè-Shomurodov. In una Roma che ha stabilmente giocato nella trequarti avversari, gli attaccanti scelti da Juric hanno costantemente rallentato il gioco. Mai un uno contro uno vincente, mai uno spunto decisivo. Nella prima frazione una sola conclusione a testa e in tutti i casi il pallone è finito fuori lo specchio della porta.
Rientrata negli spogliatoi sotto di un gol, la Roma è tornata in campo nella ripresa con gli stessi undici e lo stesso spirito compassato. La situazione è migliorata solo dopo i campi, con gli ingressi di El Shaarawy (Saud Abdulhamid insufficiente), Dovbyk, Dybala e Pellegrini. Proprio il capitano ha avuto a disposizione le migliori occasione per riequilibrare il match, all'83esimo ha anche centrato la traversa con una bella conclusione dal limite dell'area. Ma nulla di fatto: la Roma torna a casa con una sconfitta desolante visto il livello dell'avversario.
CLICCA QUI per rileggere la diretta testuale di Elfsborg-Roma.
L'allievo ha battuto il maestro. Oscar Hiljemark, giovane allenatore degli svedesi, qualche stagione fa al Genoa è stato allenato da uno Juric che stasera ha cercato risposte dalle seconde linee ma non le ha trovate. Il manager classe '92 ha lasciato il possesso palla ai giallorossi e s'è affidato alle ripartenze ottenendo alla fine un risultato insperato.
Bocciato il tridente Baldanzi-Soulè-Shomurodov. In una Roma che ha stabilmente giocato nella trequarti avversari, gli attaccanti scelti da Juric hanno costantemente rallentato il gioco. Mai un uno contro uno vincente, mai uno spunto decisivo. Nella prima frazione una sola conclusione a testa e in tutti i casi il pallone è finito fuori lo specchio della porta.
Rientrata negli spogliatoi sotto di un gol, la Roma è tornata in campo nella ripresa con gli stessi undici e lo stesso spirito compassato. La situazione è migliorata solo dopo i campi, con gli ingressi di El Shaarawy (Saud Abdulhamid insufficiente), Dovbyk, Dybala e Pellegrini. Proprio il capitano ha avuto a disposizione le migliori occasione per riequilibrare il match, all'83esimo ha anche centrato la traversa con una bella conclusione dal limite dell'area. Ma nulla di fatto: la Roma torna a casa con una sconfitta desolante visto il livello dell'avversario.
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