La Top 11 di Serie B: brilla il Sassuolo in (quasi) tutti i reparti. Berardi la star

Dopo la 28ª giornata del campionato di Serie B ecco la Top 11 di Serie B di Tuttomercatoweb.com, basata sui voti della nostra redazione.
Si prende la scena il Sassuolo, che contro il Pisa mette in campo la partita perfetta: vetta quindi confermata per i neroverdi e allungo sulla diretta concorrente. Dai pali all'attacco, passando per la difesa, la formazione di Fabio Grosso brilla, mentre a centrocampo spiccano Sersanti della Reggiana e Maggiore del Bari.
Questa la formazione top dell'ultima giornata di Serie B schierata con il 4-2-3-1:

Moldovan 7 (Sassuolo) - La sua reattività nei momenti cruciali si rivela determinante per mantenere inviolata la porta neroverde. L'intervento su Tramoni nelle fasi iniziali è un capolavoro di tempismo, mentre la parata su Lind nel secondo tempo rappresenta un autentico salvavita per i suoi. La sicurezza trasmessa ai compagni di reparto risulta fondamentale nell'economia del match, specialmente nei momenti di maggiore pressione pisana.
Mateju 7 (Spezia) - Elia non è al top, tocca a lui macinare chilometri sulla fascia per partecipare attivamente alla fase offensiva. Il gol segnato premia la sua duttilità tattica e restituisce coraggio ad uno Spezia che sembrava in affanno dopo lo svantaggio.

Prestia 7 (Cesena) - Per due volte si oppone con il corpo evitando il vantaggio della Salernitana. E mentre gli avversari erano ancora disperati per rigore sbagliato, ecco il capitano che di testa fa 1-0 ribaltando tutto in meno di 100 secondi.

Lovato 7 (Sassuolo) - Prestazione monumentale del centrale difensivo, che annulla completamente Lind con una serie di interventi impeccabili. La sua concentrazione non cala mai durante i novanta minuti, risultando sempre nel posto giusto al momento giusto. Domina nel gioco aereo e nelle letture preventive, confermandosi elemento imprescindibile nella retroguardia di Grosso e autentico muro invalicabile per gli attaccanti pisani.

Doig 7 (Sassuolo) - Motorino inesauribile sulla fascia sinistra, dove mette in mostra tutto il suo repertorio tecnico e atletico. Sfiora il gol colpendo un palo (seppur in posizione irregolare) e impegna Semper con un insidioso tiro a giro. La sua spinta offensiva è costante e rappresenta una spina nel fianco per la difesa toscana, mentre in fase difensiva non concede praticamente nulla agli avversari, completando una prestazione di altissimo livello.
Sersanti 6,5 (Reggiana) - Prova di qualità e sostanza in mezzo al campo per il numero 5 granata.

Maggiore 7 (Bari) - Assieme a Benali cerca di giocare con lucidità nella zona nevralgica del campo. Lo fa bene e riesce a concretizzare la prima situazione pericolosa che gli capita in area, riportando il risultato in parità ad inizio ripresa. Uomo ovunque, tarantolato.
Partipilo 7 (Frosinone) - L'uomo in più di questo Frosinone, da ogni giocata riesce a dar vita a qualcosa di importante per la squadra. Sarà determinante nelle ultime gare di questa stagione: continuando di questo passo, non potrà che ritagliarsi delle soddisfazioni anche personali.

Berardi 7,5 (Sassuolo) - Semplicemente di un'altra categoria. Il suo assist per il gol di Moro è un cioccolatino che il compagno deve solo scartare, ma è tutta la sua prestazione a risultare di livello superiore. Ogni volta che tocca il pallone crea potenziali pericoli per la difesa pisana, confermandosi autentico fuoriclasse della Serie B. La sua visione di gioco e la qualità tecnica illuminano il Mapei Stadium, risultando decisivo anche senza andare a segno.

Okwonkwo 7 (Cittadella) -Torna al gol dopo 37 mesi e colpisce una traversa nel finale di primo tempo. La sua velocità mette in seria difficoltà la difesa avversaria. Esce ad inizio ripresa per un nuovo infortunio muscolare.
Moro 7 (Sassuolo) - L'uomo copertina del match. Il suo colpo di testa vincente su cross perfetto di Berardi decide una partita equilibrata e combattuta. Oltre al gol, si distingue per movimenti intelligenti e per la capacità di legare il gioco, risultando prezioso anche in fase di non possesso. La sua finalizzazione rappresenta la differenza in una sfida dove le occasioni non sono state numerose.