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Le pagelle della Fiorentina - Parisi si fa perdonare, Bonaventura come un vino. Ecco Brekalo!
Risultato finale: Napoli - Fiorentina 1-3
Terracciano 6,5 - Sfodera riflessi pronti quando c’è da fermare Lobotka, si vede quasi costretto a tirar giù Osimhen per l’1-1 su rigore. Ancora pronto però nella ripresa, impedisce al nigeriano di farne un altro e mette un punto sul match.
Kayode 6,5 - Se tempo fa gli avessero detto che sarebbe partito titolare a Napoli, non ci avrebbe creduto. Lui fa come i giovani di grande talento, si butta di testa nelle cose senza pensarci. Qualche mezzo errore ma altra bella prova. Dall’83’ Ranieri sv.
Milenkovic 6 - Con Quarta che si concede a diverse scorribande, a lui la parte del difensore più puro. E in una serata in cui dalle sue parti circola Osimhen, non è un compito semplice. Un solo errore, rischiava di costar caro ma non è così.
Quarta 6,5 - La “cura Italiano” lo sta trasformando nello Stones della Serie A, le difese avversarie dovranno cominciare a tenere d’occhio i suoi inserimenti per non correre rischi aggiuntivi. Va vicino al gol anche a Napoli, lo ferma solo il palo.
Parisi 6,5 - Vanifica un primo tempo di livello più che buono con un errore di quelli “da matita rossa”, a un minuto all’intervallo. Se questa pagella fosse finita all’intervallo avremmo concluso così, poi però c’è il secondo tempo da treno e un assist.
Arthur 6,5 - Prezioso nel far partire senza intoppi le azioni, la sua presenza va centellinata onde evitare rischi. Ma quando c’è, si vede e si sente: tante trame cucite con qualità al Maradona, pochissimi errori e l’idea che si sia ritrovato. Dall’83’ Infantino sv.
Duncan 6,5 - Tra gli uomini-copertina della Fiorentina di inizio stagione, un po’ a sorpresa, al Maradona una prova forse meno scintillante delle ultime, ma comunque di sostanza. E con anche un mezzo assist per Bonaventura. Dall’83’ Mandragora sv.
Ikone 6,5 - Ha l’arduo compito di non far rimpiangere Nico Gonzalez, sembra imitarne lo spirito nei ripiegamenti su Kvaratskhelia. A inizio ripresa stampa un destro sul palo, mentre continua a spendersi finché ne ha. Guizzante e concreto. Dall’89’ Comuzzo sv.
Bonaventura 7,5 - Tornerà a vestire la maglia della nazionale a distanza di quasi tre anni con un sorriso nuovo. Quello di chi ha recitato la parte del padrone sul campo dei campioni d’Italia in carica: guida, crossa, segna. Invecchia come il vino.
Brekalo 7 - L’insospettabile del gol sblocca la partita: doveva ancora trovare il primo con la maglia della Fiorentina e, dopo averlo promesso a TMW venerdì scorso, lo fa al Maradona. La fortuna che gli è mancata nei mesi scorsi stavolta gioca con lui. Dal 73’ Gonzalez 7 - Entra con l’ardore di chi non si accontenta e vuole mordere l’attimo. Dopo più di settanta minuti in cui ha guardato i compagni da fuori, sfrutta i suoi venti per la zampata finale.
Nzola 6 - Occasioni da sfruttare poche, tenta di compensare aprendo spazi per i compagni con il fisico e talvolta gli riesce. Dalla mezz’ora in poi la sua prestazione cresce, tanto che è lui ad innescare Ikoné quando colpisce il palo.
Vincenzo Italiano 7 - Sorpresona in distinta, non c’è Nico Gonzalez. La mossa non sembra pesare sulle spalle della squadra, che si esprime con la leggerezza di chi sta giocando bene e va avanti, salvo farsi riprendere ingenuamente appena prima dell’intervallo. La sua Fiorentina però non difetta né di idee né di spirito e, spingendo, torna in vantaggio. Lui cambia pure assetto nel finale, passando a tre e trovando il tris. Ora è al terzo posto: il numero perfetto, dicevano gli antichi, ricorre e lo accompagna alla sosta.
Terracciano 6,5 - Sfodera riflessi pronti quando c’è da fermare Lobotka, si vede quasi costretto a tirar giù Osimhen per l’1-1 su rigore. Ancora pronto però nella ripresa, impedisce al nigeriano di farne un altro e mette un punto sul match.
Kayode 6,5 - Se tempo fa gli avessero detto che sarebbe partito titolare a Napoli, non ci avrebbe creduto. Lui fa come i giovani di grande talento, si butta di testa nelle cose senza pensarci. Qualche mezzo errore ma altra bella prova. Dall’83’ Ranieri sv.
Milenkovic 6 - Con Quarta che si concede a diverse scorribande, a lui la parte del difensore più puro. E in una serata in cui dalle sue parti circola Osimhen, non è un compito semplice. Un solo errore, rischiava di costar caro ma non è così.
Quarta 6,5 - La “cura Italiano” lo sta trasformando nello Stones della Serie A, le difese avversarie dovranno cominciare a tenere d’occhio i suoi inserimenti per non correre rischi aggiuntivi. Va vicino al gol anche a Napoli, lo ferma solo il palo.
Parisi 6,5 - Vanifica un primo tempo di livello più che buono con un errore di quelli “da matita rossa”, a un minuto all’intervallo. Se questa pagella fosse finita all’intervallo avremmo concluso così, poi però c’è il secondo tempo da treno e un assist.
Arthur 6,5 - Prezioso nel far partire senza intoppi le azioni, la sua presenza va centellinata onde evitare rischi. Ma quando c’è, si vede e si sente: tante trame cucite con qualità al Maradona, pochissimi errori e l’idea che si sia ritrovato. Dall’83’ Infantino sv.
Duncan 6,5 - Tra gli uomini-copertina della Fiorentina di inizio stagione, un po’ a sorpresa, al Maradona una prova forse meno scintillante delle ultime, ma comunque di sostanza. E con anche un mezzo assist per Bonaventura. Dall’83’ Mandragora sv.
Ikone 6,5 - Ha l’arduo compito di non far rimpiangere Nico Gonzalez, sembra imitarne lo spirito nei ripiegamenti su Kvaratskhelia. A inizio ripresa stampa un destro sul palo, mentre continua a spendersi finché ne ha. Guizzante e concreto. Dall’89’ Comuzzo sv.
Bonaventura 7,5 - Tornerà a vestire la maglia della nazionale a distanza di quasi tre anni con un sorriso nuovo. Quello di chi ha recitato la parte del padrone sul campo dei campioni d’Italia in carica: guida, crossa, segna. Invecchia come il vino.
Brekalo 7 - L’insospettabile del gol sblocca la partita: doveva ancora trovare il primo con la maglia della Fiorentina e, dopo averlo promesso a TMW venerdì scorso, lo fa al Maradona. La fortuna che gli è mancata nei mesi scorsi stavolta gioca con lui. Dal 73’ Gonzalez 7 - Entra con l’ardore di chi non si accontenta e vuole mordere l’attimo. Dopo più di settanta minuti in cui ha guardato i compagni da fuori, sfrutta i suoi venti per la zampata finale.
Nzola 6 - Occasioni da sfruttare poche, tenta di compensare aprendo spazi per i compagni con il fisico e talvolta gli riesce. Dalla mezz’ora in poi la sua prestazione cresce, tanto che è lui ad innescare Ikoné quando colpisce il palo.
Vincenzo Italiano 7 - Sorpresona in distinta, non c’è Nico Gonzalez. La mossa non sembra pesare sulle spalle della squadra, che si esprime con la leggerezza di chi sta giocando bene e va avanti, salvo farsi riprendere ingenuamente appena prima dell’intervallo. La sua Fiorentina però non difetta né di idee né di spirito e, spingendo, torna in vantaggio. Lui cambia pure assetto nel finale, passando a tre e trovando il tris. Ora è al terzo posto: il numero perfetto, dicevano gli antichi, ricorre e lo accompagna alla sosta.
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