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Nzola: "A Italiano devo tanto, ma a Firenze non è andata bene. Mi rivedo in Naruto"
M'Bala Nzola, attaccante del Lens in prestito dalla Fiorentina, ha parlato a gianlucadimarzio.com della fortuna di avere Vincenzo Italiano come tecnico nella fase clou della sua carriera: “L’ho conosciuto a Trapani (stagione 2018/19, ndr). Ho sempre detto ai miei compagni che sarebbe diventato un grande allenatore. A lui? Mai detto direttamente. Mi ha aiutato tanto. Gli sarò sempre riconoscente”. Anche per il trasferimento a Firenze? “Sì, sono grato a lui. Anche se con la maglia della Fiorentina le cose non sono andate per il verso giusto”.
Sul proprio percorso: “Sono fiero dell’uomo che sono oggi. Ho Naruto come immagine di profilo su Instagram non per caso”. Cioé? “Il suo personaggio, la sua vita, le sue difficoltà. Riesce sempre a mantenere i nervi saldi, mi rivedo molto in lui”.
Su Khusanov: "Per me è un fenomeno. Magari in campo non parla troppo ma il suo modo di giocare, l’atteggiamento, sono da vero campione. Nonostante la giovane età per me è un fuoriclasse. La Ligue 1? Credo sia ricca di giocatori forti a livello tecnico. Mentre in Italia lavoriamo più sulla tattica in Francia viene dato spazio al talento. Ogni tanto ripenso al mio percorso, chiaramente. Ho giocato in Serie B e C, le partite in quelle categorie dove c’è poca tecnica. Ma sono fondamentali per farti crescere”.
Sul proprio percorso: “Sono fiero dell’uomo che sono oggi. Ho Naruto come immagine di profilo su Instagram non per caso”. Cioé? “Il suo personaggio, la sua vita, le sue difficoltà. Riesce sempre a mantenere i nervi saldi, mi rivedo molto in lui”.
Su Khusanov: "Per me è un fenomeno. Magari in campo non parla troppo ma il suo modo di giocare, l’atteggiamento, sono da vero campione. Nonostante la giovane età per me è un fuoriclasse. La Ligue 1? Credo sia ricca di giocatori forti a livello tecnico. Mentre in Italia lavoriamo più sulla tattica in Francia viene dato spazio al talento. Ogni tanto ripenso al mio percorso, chiaramente. Ho giocato in Serie B e C, le partite in quelle categorie dove c’è poca tecnica. Ma sono fondamentali per farti crescere”.
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