
Il Cagliari ai raggi X: il pericolo numero 1 è Piccoli, che segna sfruttando i cross di Augello. La velocità di Luvumbo può creare dei problemi alla difesa viola
Per inquadrare meglio il Cagliari, conviene partire dalla gara d’andata, ultima vittoria (sofferta) nella lunga striscia-record di otto successi della Fiorentina. In quella gara, il Cagliari aveva iniziato con una formazione piuttosto difensiva, con Augello sulla linea dei centrocampisti. Grande gol di Cataldi da fuori area, buon controllo viola nel primo tempo, ma nella ripresa, quando Nicola aveva piano piano cambiato squadra con una faccia più cattiva e con l’inserimento di Gaetano, Luvumbo, Felici e Pavoletti, la Fiorentina aveva trascorso una mezz’oretta complicata.
Sono passati quasi cinque mesi, la Fiorentina non è più la stessa (allora Palladino, dopo il mercoledì di Coppa Italia contro l’Empoli, aveva fatto riposare Kean per far giocare Kouamé, tanto per dire), ma il Cagliari sì, tanto che lunedì della formazione di allora ne potrebbero giocare nove su undici.
È cambiato il portiere: Caprile sta facendo un’altra bella stagione in Sardegna dopo quella di Empoli e ha dato sicurezza anche al resto della difesa. È una squadra compatta, ben organizzata, con due linee strette che si chiudono nella fase difensiva. Al tempo stesso, però, è capace di raggiungere Piccoli, il suo bomber, sia con la manovra che col lancio lungo.
Nicola ha l’organico quasi al completo, gli manca solo lo squalificato Deiola, e questo gli permette di scegliere sia il modulo che la formazione. Nell’ultima giornata, per cercare di fermare l’Inter, è passato dal 4-4-1-1 al 3-5-2, specchiandosi nella difesa nerazzurra: sperava di strappare un punto a San Siro, dove il Cagliari ha fatto comunque una buona partita ma è tornato a casa a mani vuote.
Potrebbe provarci anche con la Fiorentina, altra squadra con la difesa a tre. Se invece torna al sistema di base con la difesa a quattro, ha una scelta ampia e di qualità per l’intera fascia sinistra, con cinque giocatori per due maglie.
Nel ruolo di terzino Augello (attenzione ai suoi cross, ne sa qualcosa anche Sommer...) è favorito su Obert, in quello di ala lo sgusciante Luvumbo è davanti a Felici e Coman. Per dare un’idea di quanto Augello stia determinando nell’attacco del Cagliari è utile ricordare che i suoi 6 assist sono arrivati tutti da cross e che, nelle ultime 20 stagioni dei sardi, solo Cossu (per tre campionati) ne ha piazzati di più. Augello può ancora superarlo. Tutto da vedere il duello Mina-Kean, per la pantera della Fiorentina sarà un altro test significativo. L'ex viola, si sa, è un tipo tosto...
A quota 30, con 6 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, il Cagliari sta trascorrendo un periodo piuttosto tranquillo, ma la salvezza non è ancora conquistata. Questo è il primo motivo per cui la Fiorentina, reduce da un impegnativo (più di quanto si potesse immaginare...) giovedì di Coppa, non potrà in alcun modo sottovalutare la squadra di Nicola.
L’attenzione maggiore va messa su Piccoli e sul movimento in attacco con Viola (o Gaetano) a ispirarlo con palla a terra, e con Augello da sinistra e Zortea da destra a servirlo con i cross dal fondo. Proprio Zortea va seguito con cura: è il vicecapocannoniere del Cagliari con 5 gol, alle spalle di Piccoli.
I dati sui precedenti sono favorevoli alla Fiorentina, che non perde col Cagliari da otto incontri e che ha sempre battuto i sardi nelle ultime tre gare. Però ce n’è un altro, di dato, che non è proprio confortante per i viola: dopo quattro vittorie di fila in trasferta, nelle successive otto ne hanno vinta solo una, mettendo insieme 5 punti. Peggio hanno fatto solo Parma, Empoli e Monza.









