tmw / fiorentina / Serie A

Altobelli: "Retegui-Kean? Quando ci si riduce a naturalizzare vuol dire che qualcosa non va"
Alessandro Altobelli, leggenda di Inter e Nazionale, in vista del match tra Italia e Germania ha rilasciato un'intervista a Tuttosport, dicendo la sua sulla Nazionale di Luciano Spalletti: "Ci sono tanti giovani, che per fortuna giocano quasi tutti titolari nello loro squadre, ma dobbiamo fare i conti con le altre Nazionali. Abbiamo perso 3-1 in casa con la Francia perchè loro hanno iniziato prima il rinnovo dei giocatori. E’ positivo che da parte dei nostri ci sia voglia di emergere, ma non abbiamo più i numeri dieci e i nove che da soli possono vincere una partita. Fino all’anno scorso nell’Italia giocava Immobile, che adesso è in... Turchia».
Cosa ne pensa di Retegui e Kean?
"Quando una Nazione si riduce a naturalizzare vuol dire che qualcosa non va".
La Germania e la Francia naturalizzano da tempo...
"Si, ma infatti io sono un nostalgico e anche quando vedo quel possesso palla continuo senza affondare mi viene voglia di cambiare canale. L’obiettivo è avere la palla e cercare di fare gol, ma anche difendersi bene è importante. Il gioco più bello è il contropiede, quello con cui sfruttare gli spazi. Bearzot ci diceva così: “Difendiamoci bene e contrattacchiamo velocemente”. Questo è il calcio".
Quindi hanno ragione Allegri, Conte, Simeone…
"Io non so chi ha ragione e chi torto, ma so che ci siamo dimenticati di fare le cose semplici e complichiamo il gioco".
Cosa ne pensa di Retegui e Kean?
"Quando una Nazione si riduce a naturalizzare vuol dire che qualcosa non va".
La Germania e la Francia naturalizzano da tempo...
"Si, ma infatti io sono un nostalgico e anche quando vedo quel possesso palla continuo senza affondare mi viene voglia di cambiare canale. L’obiettivo è avere la palla e cercare di fare gol, ma anche difendersi bene è importante. Il gioco più bello è il contropiede, quello con cui sfruttare gli spazi. Bearzot ci diceva così: “Difendiamoci bene e contrattacchiamo velocemente”. Questo è il calcio".
Quindi hanno ragione Allegri, Conte, Simeone…
"Io non so chi ha ragione e chi torto, ma so che ci siamo dimenticati di fare le cose semplici e complichiamo il gioco".
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano