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Le pagelle dell'Italia - Giuliani e Di Guglielmo non perfette. Cantore entra bene in campo
ITALIA-DANIMARCA 3-1
Giuliani 5 - Nel primo tempo viene salvata dalla traversa nell’unica vera occasione delle danesi. Nella ripresa invece il lavoro da svolgere è maggiore, ma lei non sembra nella sua migliore giornata. Se sul primo gol probabilmente vede il pallone in ritardo sul raddoppio va troppo leggera sulla conclusione di Holmgaard.
Di Guglielmo 5 - Nel primo tempo non demerita né in marcatura né in fase di costruzione quando accompagna anche le compagne. Va peggio nella ripresa soprattutto quando Harder danza dalle sue parti. L’errore peggiore però lo commette in occasione del secondo gol danese quando marca in maniera troppo leggera Holmgaard che la salta e segna.
Lenzini 6 - Con la compagna, alla Juventus, Vangsgaard mette in scena un bel duello in cui la danese la supera praticamente solo una volta. Va un po' in confusione anche lei in occasione del raddoppio scandinavo.
Linari 5,5 - Solita guida sicura con anche qualche lancio pregevole come suo solito. Anche lei però non è perfetta sul raddoppio avversario, mentre sul tris non riesce a recuperare terreno su Thomsen lanciata a rete.
Bergamaschi 6,5 - Corre su e giù sulla destra finché ha benzina nelle gambe e con il suo movimento contribuisce ad allargare le maglie della difesa e creare superiorità sulla corsia di competenza. Quando serve fa buona copertura dando una mano a Di Guglielmo. Dal 77’ Bonansea Sv - Non riesce a incidere con la sua velocità e qualità.
Giugliano 5,5 - Qualche buon lancio, una traversa piena colpita e una prova sufficiente nel primo tempo, cala nella ripresa quando servirebbe la sua qualità in mezzo al campo per scardinare una Danimarca molto solida che lascia pochi spazi. Anche lei probabilmente risente del terreno pesante.
Caruso 6 - Quando ha la palla fra i piedi è sempre un pericolo per le avversarie, accompagna l’azione e cerca di trovare spazio dal limite per calciare a rete. Collabora con Cantore e Boattin in occasione del pari, poi prova a mettersi in luce da sola con una grande giocata in area, ma la conclusione è troppo centrale.
Boattin 6 - Bene l’assist per il pareggio di Cambiaghi e qualche buona sortita offensiva sulla corsia di competenza. Dietro cerca di tenere a bada Thomsen e Harder quando gravitano nella sua zona e prova a guidare anche Beccari nei movimenti difensivi per ricevere una mano. Dall’86’ Bonfantini Sv - Entra nel finale per dare l’assalto, ma non riesce a fare molto.
Beccari 5,5 - Gara di grande sacrificio soprattutto in fase difensiva. Cerca di allargare il gioco quando l’Italia è in possesso, ma raramente riesce a incidere nella manovra offensiva azzurra. Il campo pensante non la aiuta. Dal 46’ Cantore 6,5 - Il suo ingresso dà un altro sprint alla squadra. Da un suo recupero arriva il gol del pareggio, poi sforna un assist per Piemonte che però arriva in ritardo. Prova fino alla fine a dare il suo contributo e trascinare la squadra verso un pari che non arriva.
Giacinti 6 - Pronti via segna un gol che le viene annullato, giustamente, per fuorigioco. Con il suo movimento in profondità detta i lanci delle compagne e tiene sempre sull’attenti la retroguardia danese anche se non ha troppi palloni giocabili per fare male negli ultimi 20 metri. Dal 59’ Dragoni 5 - Non riesce quasi mai ad accendersi giocando in maniera timida e troppo spesso di spalle o laterale all’area, e alla porta, avversaria.
Cambiaghi 6 - Nel primo tempo si vede poco, ma sulla destra con Bergamaschi forma un bel tandem anche se più in fase di rifinitura che di realizzazione. Nella ripresa ha il merito di segnare il pari con un perfetto inserimento in area di rigore. Dal 77’ Piemonte 5,5 - Entra per dare maggiore fisicità alla squadra azzurra e fare da riferimento offensivo sui lanci dalla difesa. Smista il gioco di testa, spesso anticipando le avversarie, ma manca di un soffio il possibile secondo pari su un cross di Cantore dalla destra. Lotta e si impegna, ma sotto porta non riesce a incidere.
Andrea Soncin 5,5 - Nel primo tempo la sua squadra gioca praticamente alla pari e non soffre la Danimarca sul piano fisico. Nella ripresa la situazione si fa più complicata, ma l’Italia risponde presente almeno fino al secondo gol danese che toglie qualche certezza e un po' di lucidità alle azzurre. Un passettino dietro rispetto alla gara contro il Galles.
Danimarca (3-4-3): Ostergaard 6; Troelsgaard 6,5, Ballisager 6, Faerge 6,5; Thogersen 6,5, Snerle 6, Hasbo 6,5, Holmgaard 6,5; Thomsen 6,5, Vangsgaard 5 (dal 64’ Bruun 6), Harder 6,5. A disposizione: Vingum, Brunholt, Obaze, Thrige, Kuhl, Kramer, Bredgaard, Fossdalsa, Holdt, Svava. Ct Andrée Jeglertz
Giuliani 5 - Nel primo tempo viene salvata dalla traversa nell’unica vera occasione delle danesi. Nella ripresa invece il lavoro da svolgere è maggiore, ma lei non sembra nella sua migliore giornata. Se sul primo gol probabilmente vede il pallone in ritardo sul raddoppio va troppo leggera sulla conclusione di Holmgaard.
Di Guglielmo 5 - Nel primo tempo non demerita né in marcatura né in fase di costruzione quando accompagna anche le compagne. Va peggio nella ripresa soprattutto quando Harder danza dalle sue parti. L’errore peggiore però lo commette in occasione del secondo gol danese quando marca in maniera troppo leggera Holmgaard che la salta e segna.
Lenzini 6 - Con la compagna, alla Juventus, Vangsgaard mette in scena un bel duello in cui la danese la supera praticamente solo una volta. Va un po' in confusione anche lei in occasione del raddoppio scandinavo.
Linari 5,5 - Solita guida sicura con anche qualche lancio pregevole come suo solito. Anche lei però non è perfetta sul raddoppio avversario, mentre sul tris non riesce a recuperare terreno su Thomsen lanciata a rete.
Bergamaschi 6,5 - Corre su e giù sulla destra finché ha benzina nelle gambe e con il suo movimento contribuisce ad allargare le maglie della difesa e creare superiorità sulla corsia di competenza. Quando serve fa buona copertura dando una mano a Di Guglielmo. Dal 77’ Bonansea Sv - Non riesce a incidere con la sua velocità e qualità.
Giugliano 5,5 - Qualche buon lancio, una traversa piena colpita e una prova sufficiente nel primo tempo, cala nella ripresa quando servirebbe la sua qualità in mezzo al campo per scardinare una Danimarca molto solida che lascia pochi spazi. Anche lei probabilmente risente del terreno pesante.
Caruso 6 - Quando ha la palla fra i piedi è sempre un pericolo per le avversarie, accompagna l’azione e cerca di trovare spazio dal limite per calciare a rete. Collabora con Cantore e Boattin in occasione del pari, poi prova a mettersi in luce da sola con una grande giocata in area, ma la conclusione è troppo centrale.
Boattin 6 - Bene l’assist per il pareggio di Cambiaghi e qualche buona sortita offensiva sulla corsia di competenza. Dietro cerca di tenere a bada Thomsen e Harder quando gravitano nella sua zona e prova a guidare anche Beccari nei movimenti difensivi per ricevere una mano. Dall’86’ Bonfantini Sv - Entra nel finale per dare l’assalto, ma non riesce a fare molto.
Beccari 5,5 - Gara di grande sacrificio soprattutto in fase difensiva. Cerca di allargare il gioco quando l’Italia è in possesso, ma raramente riesce a incidere nella manovra offensiva azzurra. Il campo pensante non la aiuta. Dal 46’ Cantore 6,5 - Il suo ingresso dà un altro sprint alla squadra. Da un suo recupero arriva il gol del pareggio, poi sforna un assist per Piemonte che però arriva in ritardo. Prova fino alla fine a dare il suo contributo e trascinare la squadra verso un pari che non arriva.
Giacinti 6 - Pronti via segna un gol che le viene annullato, giustamente, per fuorigioco. Con il suo movimento in profondità detta i lanci delle compagne e tiene sempre sull’attenti la retroguardia danese anche se non ha troppi palloni giocabili per fare male negli ultimi 20 metri. Dal 59’ Dragoni 5 - Non riesce quasi mai ad accendersi giocando in maniera timida e troppo spesso di spalle o laterale all’area, e alla porta, avversaria.
Cambiaghi 6 - Nel primo tempo si vede poco, ma sulla destra con Bergamaschi forma un bel tandem anche se più in fase di rifinitura che di realizzazione. Nella ripresa ha il merito di segnare il pari con un perfetto inserimento in area di rigore. Dal 77’ Piemonte 5,5 - Entra per dare maggiore fisicità alla squadra azzurra e fare da riferimento offensivo sui lanci dalla difesa. Smista il gioco di testa, spesso anticipando le avversarie, ma manca di un soffio il possibile secondo pari su un cross di Cantore dalla destra. Lotta e si impegna, ma sotto porta non riesce a incidere.
Andrea Soncin 5,5 - Nel primo tempo la sua squadra gioca praticamente alla pari e non soffre la Danimarca sul piano fisico. Nella ripresa la situazione si fa più complicata, ma l’Italia risponde presente almeno fino al secondo gol danese che toglie qualche certezza e un po' di lucidità alle azzurre. Un passettino dietro rispetto alla gara contro il Galles.
Danimarca (3-4-3): Ostergaard 6; Troelsgaard 6,5, Ballisager 6, Faerge 6,5; Thogersen 6,5, Snerle 6, Hasbo 6,5, Holmgaard 6,5; Thomsen 6,5, Vangsgaard 5 (dal 64’ Bruun 6), Harder 6,5. A disposizione: Vingum, Brunholt, Obaze, Thrige, Kuhl, Kramer, Bredgaard, Fossdalsa, Holdt, Svava. Ct Andrée Jeglertz
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