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Fiorentina in caduta libera, Giordano: "Squadra fragile dopo il malore di Bove"
L'ex attaccante della Lazio, Bruno Giordano ha parlato a Lady Radio della Fiorentina in vista della partita di questa sera all'Olimpico contro la Lazio.
"Credo che la Fiorentina, al pari della Lazio, stesse facendo un campionato incredibile e poi è entrata in una lunga crisi.
Penso che tutto sia nato il giorno del malore di Bove, sono convinto che da li la squadra viola non si sia più ritrovata.
Non parlo di aspetti tecnici o tattici ma di qualcosa di mentale. La Lazio invece ha continuato a giocare alla sua maniera, riuscendo a superare anche la leggera flessione combaciata con lo 0-6 contro l’Inter e con il derby perso.
Ma i valori delle due squadre li abbiamo visti anche nella gara di andata".
Come vede la Fiorentina dall’esterno?
“Dal di fuori da l’idea di fragilità, nel senso che ora i giocatori hanno paure che prima non avevano. Prima chi giocava contro i viola aveva l’idea di andare a sbattere contro un muro, adesso invece sembra che la Fiorentina giochi più a livello individuale che di squadra. Non credo che la Fiorentina sia questa, ma neanche quella delle 8 vittorie consecutive: credo che sia una via di mezzo. In questo momento mi dà la sensazione che la squadra non riesce a soffrire come faceva due mesi fa”.
Sui singoli:
“La Fiorentina è molto migliorata. Credo che Pradè, assieme a Barone, abbiano condotto negli anni un lavoro importante: ogni sessione di mercato è stato aggiunto qualcosa in più a questa squadra. Adesso i viola hanno un signor portiere, sicuramente tra i migliori 5 al mondo. Probabilmente l’unica pecca è che vengono trascurati alcuni calciatori, Pongracic su tutti: il croato è stato tra i migliori della scorsa stagione".
"Credo che la Fiorentina, al pari della Lazio, stesse facendo un campionato incredibile e poi è entrata in una lunga crisi.
Penso che tutto sia nato il giorno del malore di Bove, sono convinto che da li la squadra viola non si sia più ritrovata.
Non parlo di aspetti tecnici o tattici ma di qualcosa di mentale. La Lazio invece ha continuato a giocare alla sua maniera, riuscendo a superare anche la leggera flessione combaciata con lo 0-6 contro l’Inter e con il derby perso.
Ma i valori delle due squadre li abbiamo visti anche nella gara di andata".
Come vede la Fiorentina dall’esterno?
“Dal di fuori da l’idea di fragilità, nel senso che ora i giocatori hanno paure che prima non avevano. Prima chi giocava contro i viola aveva l’idea di andare a sbattere contro un muro, adesso invece sembra che la Fiorentina giochi più a livello individuale che di squadra. Non credo che la Fiorentina sia questa, ma neanche quella delle 8 vittorie consecutive: credo che sia una via di mezzo. In questo momento mi dà la sensazione che la squadra non riesce a soffrire come faceva due mesi fa”.
Sui singoli:
“La Fiorentina è molto migliorata. Credo che Pradè, assieme a Barone, abbiano condotto negli anni un lavoro importante: ogni sessione di mercato è stato aggiunto qualcosa in più a questa squadra. Adesso i viola hanno un signor portiere, sicuramente tra i migliori 5 al mondo. Probabilmente l’unica pecca è che vengono trascurati alcuni calciatori, Pongracic su tutti: il croato è stato tra i migliori della scorsa stagione".
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