Pezzella svela: "Avevo le valigie pronte per tornare al Betis". Ma Gallardo ha fermato tutto

In pochi mesi, e nonostante il problema muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo per più di 30 giorni, German Pezzella è diventato un titolare indiscutibile nel River Plate. Messo piede ai Millonarios ad agosto, l'ex difensore centrale della Fiorentina è diventato gradualmente un leader della squadra e si è assunto la responsabilità della fascia di capitano quando Franco Armani si è assentato dal primo minuto.

Un momento d'oro che non sarebbe stato realizzabile senza una telefonata di Marcelo Gallardo, tre giorni prima che il difensore tornasse in Europa: "Quando Marcelo è arrivato ad agosto, io ero praticamente con le valigie pronte per tornare in Spagna perché non si concretizzava l'affare... Da qualche mese stavamo parlando, ma non si riusciva a fare perché il mio club (il Betis, ndr) aveva delle condizioni da rispettare. A un certo punto, non dico che avevamo gettato la spugna, ma avevo un volo prenotato e tra tre giorni sarei tornato", ha raccontato il difensore in un'intervista a Infobae.

Nelle ultime settimane dell'ex coach Demichelis alla guida del Monumental, la dirigenza aveva negoziato con il club iberico, ma era riluttante a pagare i 4 milioni della clausola di rescissione: "Ho detto: 'Sarà per un altro momento'. E proprio quando arriva Marcelo, mi chiama. Mi ha detto che gli sarebbe piaciuto contare su di me e mi ha chiesto come fosse la mia situazione. Gli ho detto che la mia volontà era di stare qui", ha svelato Pezzella.

Proseguendo con il retroscena: "In due giorni si è riattivato tutto e non sono salito sull’aereo. Era già tutto ovviamente concordato con il Betis, per far sì che potessero sistemare i documenti. Avevo già in mente l'idea e la sensazione di voler essere qui. Avevo bisogno di un po' di tempo per digerirlo insieme alla mia famiglia e davvero riconoscere quello che stavamo vivendo e un giorno ho detto: 'Voglio tornare, ho bisogno di tornare'. E poco a poco si è concretizzato".