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McKennie: "Kean aveva molte persone contro nella Juventus. Gli serviva solo fiducia"
Weston McKennie, centrocampista della Juventus, ha parlato ai microfoni della CBS presentando la sua nuova iniziativa, il progetto benefico 'McKennie's Magical Youth Mission' che punta ad accendere l'attenzione sulle comunità poco servite, con focus specifico sugli orfanotrofi.
Tra i temi affrontati da McKennie nel corso della chiacchierata anche l'eccezionale rendimento nei primi mesi alla Fiorentina di Moise Kean, suo ex compagno alla Juventus con cui il nazionale americano è rimasto ancora oggi molto legato. A proposito, dice McKennie: "Non mi sta sorprendendo, ci ho parlato prima dell'ultima partita di Coppa Italia. E ha tutte le carte in regola: forte, veloce, ha qualità e sa fare tutto. Aveva solo bisogno di qualcuno che credesse in lui e gli desse fiducia, minutaggio, che facesse emergere quel lato di lui. Gli ho anche detto che spero che continui a così perché lo merita. Quando era qui c'erano molte persone che dubitavano di lui e molte persone contro. Era un po' ingiusto. Solo perché è un attaccante e deve fare gol, ma è difficile farlo quando entri negli ultimi 10 minuti...". Torna poi quindi anche sul bel gol messo a segno contro il City in Champions: "Sicuramente è stata una sensazione incredibile, soprattutto tornare dopo un piccolo periodo di stop per infortunio e segnare in quel modo è stato sicuramente un momento da ricordare per me".
Per leggere tutte le parole di McKennie, clicca qui
Tra i temi affrontati da McKennie nel corso della chiacchierata anche l'eccezionale rendimento nei primi mesi alla Fiorentina di Moise Kean, suo ex compagno alla Juventus con cui il nazionale americano è rimasto ancora oggi molto legato. A proposito, dice McKennie: "Non mi sta sorprendendo, ci ho parlato prima dell'ultima partita di Coppa Italia. E ha tutte le carte in regola: forte, veloce, ha qualità e sa fare tutto. Aveva solo bisogno di qualcuno che credesse in lui e gli desse fiducia, minutaggio, che facesse emergere quel lato di lui. Gli ho anche detto che spero che continui a così perché lo merita. Quando era qui c'erano molte persone che dubitavano di lui e molte persone contro. Era un po' ingiusto. Solo perché è un attaccante e deve fare gol, ma è difficile farlo quando entri negli ultimi 10 minuti...". Torna poi quindi anche sul bel gol messo a segno contro il City in Champions: "Sicuramente è stata una sensazione incredibile, soprattutto tornare dopo un piccolo periodo di stop per infortunio e segnare in quel modo è stato sicuramente un momento da ricordare per me".
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