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Carnevali 'smentisce' Berardi: "Non ha detto che voleva andarsene. Valuteremo insieme"
Nelle scorse ore è tornato di moda il tema Domenico Berardi, anche per via dell'intervista rilasciata dal capitano del Sassuolo a La Gazzetta dello Sport distribuita stamattina nelle edicole.
Torna a parlare del suo asso anche Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo. Presente all'Olimpico per la partita di questa sera della Nazionale italiana contro il Belgio, il dirigente dei neroverdi ha rilasciato qualche rapida battuta ai media presenti, tra i quali noi di TMW: "L'importante è che recuperi bene, quando starà bene è un giocatore straordinario. Ha detto che se ne vuole andare? No, non è vero che ha detto che vuole andarsene... Se ci saranno delle opportunità le valuteremo, ma lo faremo assieme come abbiamo sempre fatto".
Stamani Berardi aveva così detto: “Fino ai 26-27 anni non mi sentivo maturo, voglio giocare sempre e in quegli anni rifiutavo l’idea del turnover e della panchina. Forse era anche mancanza di fiducia nei miei mezzi, non credevo in me al 100%, ma non ho rimpianti. - prosegue il classe ‘94 svelando un paio di retroscena - Tre anni fa mi voleva l’Atalanta , ma dissi di no perché non ritenevo di essere adatto a quel tipo di gioco. Lo scorso anno volevo andare alla Juventus, ma i club non si sono accordati, ci rimasi male e litigai con la società perché era il momento giusto”.
Torna a parlare del suo asso anche Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo. Presente all'Olimpico per la partita di questa sera della Nazionale italiana contro il Belgio, il dirigente dei neroverdi ha rilasciato qualche rapida battuta ai media presenti, tra i quali noi di TMW: "L'importante è che recuperi bene, quando starà bene è un giocatore straordinario. Ha detto che se ne vuole andare? No, non è vero che ha detto che vuole andarsene... Se ci saranno delle opportunità le valuteremo, ma lo faremo assieme come abbiamo sempre fatto".
Stamani Berardi aveva così detto: “Fino ai 26-27 anni non mi sentivo maturo, voglio giocare sempre e in quegli anni rifiutavo l’idea del turnover e della panchina. Forse era anche mancanza di fiducia nei miei mezzi, non credevo in me al 100%, ma non ho rimpianti. - prosegue il classe ‘94 svelando un paio di retroscena - Tre anni fa mi voleva l’Atalanta , ma dissi di no perché non ritenevo di essere adatto a quel tipo di gioco. Lo scorso anno volevo andare alla Juventus, ma i club non si sono accordati, ci rimasi male e litigai con la società perché era il momento giusto”.
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