DOLCI A RFV, Qualità di Pradè indiscutibili. Viola brava su Kean. Martinelli...
Il direttore sportivo Giovanni Dolci è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Chi si Compra" per analizzare l'attualità di casa Fiorentina. Queste le sue parole a partire da un giudizio su Daniele Pradè: "Credo che non ci fosse bisogno che tornasse in auge Pradè. E' sempre stato solido e gli anni in Serie A disputati l'hanno dimostrato. Sulle qualità di Pradè non ci sono discussioni. E' bravo nei rapporti, intelligente e preparato. Sono cambiate alcune cose nell'area tecnica con l'arrivo di Goretti e probabilmente anche con questo avvicendamento la società ha avuto un beneficio. La Fiorentina è un club solido adesso".
Pradè nel nuovo organigramma societario ha trovato maggiore margine di manovra?
"Non credo, Barone ha fatto crescere in maniera esponenziale la Fiorentina. Lo ha fatto essere un club riconosciuto a livello internazionale. Il Viola Park è un capolavoro. Non credo che fosse all'ombra di Barone, però dopo una perdita così importante c'è sempre un bisogno di riorganizzare. Pradè aveva già il suo spazio e la sua forza nella Fiorentina. Non cambiano le dinamiche, cambiano i momenti per le società. Sicuramente ci sarà un prima e dopo Barone, perché è stata una figura centrale, ma la parte tecnica è sempre stata nelle amni di Pradè. Il Viola Park è ciò che farà fare il salto di qualità alla Fiorentina. Quest'anno, ovviamente Comuzzo, ma anche Rubino sono nelle condizioni di stare in pianta stabile in prima squadra. Questo è un lavoro importante, che vale tanto. Le trattative, a volte le puoi fare e altre volte no. Le decisioni sono sempre collegiali, prese con tutta la dirigenza".
La scelta di tenere a Firenze Martinelli può premiare?
"Un portiere di solito deve giocare. La Fiorentina però ha fatto un ragionamento più serio, legato anche al ruolo del suo bravo preparatore dei portieri. La scelta, considerando il ruolo di De Gea e le possibilità per Terracciano di andare via a gennaio, potrebbe essere interessante. Ricordiamo che se un portiere sbaglia tre partite di seguito rischia. Diamogli il tempo di crescere, comunque l'esperienza in prima squadra sarà importante per lui".
La Juventus ha lasciato andare troppo facilmente Kean?
"Non conosco le vicende interne della Juventus. A volte delle scelte sono interpretabili solo se contestualizzate. E' bravo in questi casi chi anticipa una scelta di un club che può cambiare. Questa è stata la bravura di Pradè. A volte ci sono delle dinamiche di spogliatoio o di ambiente. Qui è bravo chi riesce a capire dove si possa fare l'operazione".
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