SMAILA A RFV: "Che ricordi a Firenze... E Masini da tifoso viola cerca sempre di insegnarmi la tattica"
Il comico cantante e showman Umberto Smaila, tifoso del Milan, è intervenuto a Radio Firenzeviola durante "Firenze in campo" per parlare della sfida di domani sera al Franchi: "Amo Firenze, è una bella città che lego a tanti bei momenti della mia carriera. E l'ultima volta ho mangiato da Dio, ma poi ho tanti amici da Ceccherini in poi ed ho fatto tanti spettacoli al Teatro Tenda con i Gatti di Vicolo Miracoli ho fatto tanti spettacoli. Poi ho avuto anche una tenuta in provincia di Siena"
Lei è tifoso rossonero: "Ho fatto anche l'inno degli ultrà rossoneri che è diventato storica, ma anche i tifosi dell'Hellas cantano una mia canzone ed è una canzone emozionante, anche se utilizzata a mia insaputa. Io dai tempi di Rivera sono un acceso tifoso milanista".
Cosa pensa del Milan? "Ci sono molti punti interrogativi su questa squadra che va a corrente alterne perché fa partitoni per poi impelagarsi nei meandri del Levarkusen. Va sistemata anche psicologicamente. Sembra che i giocatori vadano alla ricerca di qualcosa di concreto, vedremo"
Che pensa dell'episodio di Leao e Theo? Una volta lo sport era più serio e non c'era esposizione mediatica e i calciatori non diventavano divi, oggi si scava nella loro vita privata. Guarda quanto accaduto a Morata con la casa... Anche in quel caso di Leao e Theo, penso sia stata una goliardata, da Vernacoliere"
E ci aggiungiamo il caso Gudmundsson: "Tante volte quando passavano i pullman delle altre squadre, altro che parolacce si scrivevano, altro che quello postato da Gudmundsson. Basta non si usino le mani. Il politically correct ha cambiato tutto, oggi non potrei mai fare una trasmissione come Colpo Grosso, sembra esserci il tribunale dell'inquisizione".
Nostalgia del Milan di Berlusconi? "Assolutamente sì, mio figlio Roy che ha 25 anni mi dice sempre come ti invidio perché hai visto il vero Milan. A me piaceva anche il Milan di Rivera, avevo 11-12 anni, ci faceva divertire. Poi stavo a Barcellona quando Berlusconi si affacciò dal balcone con la Coppa dei Campioni, ero andato con una nave di tifosi, sulla quale avevamo organizzato una specie di Colpo Grosso. Ma il trio olandese era certo il massimo. E ricordo la festa del primo scudetto di Berlusconi... Insomma ho tanti ricordi. Poi noi tifosi rossoneri, non è importante il punteggio quanto il giocare bene, vincere con 1-0 non è importante come per gli interisti".
Inter favorita per lo scudetto? "A guardare i giocatori si. Se la gioca con il Napoli, ma noi milanisti siamo sempre in grado di resuscitare".
Vuole salutare qualcuno? "Ci tengo a esprimere un pensiero per Gherardo Guidi, che racchiudeva in sé lo spirito toscano ed ha fatto la storia della Toscana. E mando un abbraccio al mio grande amico, tifoso della Fiorentina oltre che grande cantante e autore che spesso prova a spiegarmi la tattica"