
Selvaggi: "Kean si ispirava a Balotelli ma è maturato ed è tra i più forti d'Europa"
Moise Kean è uno dei giocatori più attesi della partita di domani tra Cagliari e Fiorentina, anche a causa delle recenti dichiarazioni del presidente Commisso e dell'incontro avvenuto ieri in ritiro dove il patron viola ha parlato con l'attaccante del suo futuro a Firenze. Per parlare di lui ma anche della partita contro i sardi di mister Nicola, nel corso della trasmissione "Viola Amore Mio" su Radio FirenzeViola, è intervenuto l'ex attaccante del Cagliari e campione del mondo nel 1982 Franco Selvaggi: "Io ho fatto il capo delegazione dell'Under 16 in Nazionale e ho conosciuto Kean che già in quel periodo si vedeva che era fortissimo. Aveva il carattere un po' così ma con la maturazione è diventato uno dei migliori attaccanti in Italia e in Europa, è un giocatore straordinario. Era solo una questione di tempo. Lui sta facendo un campionato strepitoso e non deve mollare".
Qual è stato il consiglio che ha dato a Kean quando l'ha incrociato in Under16?
"Era un po' birbantello e io gli ho detto che il calcio è sacrificio e dedizione allo sport. All'epoca era giovane però. Secondo me, quando uno è bravo prima o poi viene fuori. A lui piaceva Balotelli che è stato un ottimo giocatore e voleva imitarlo. Però è straordinario e penso che ancora non abbia dimostrato tutto il suo talento".
Che partita sarà quella di domani per Kean contro un marcatore fisico come l'ex viola Mina?
"Mina è un giocatore molto fisico ma Kean con la sua velocità potrebbe approfittare della lentezza del colombiano. Io faccio il tifo per il Cagliari vista la mia lunga militanza, non me ne vogliate. Il Cagliari ha fatto partite dove ha lottato contro chiunque, altre meno pregevoli. Sarà una partita dura per i sardi ma anche per i viola. Sarà una partita da vedere".
Recentemente ha fatto visita al Viola Park, come è andata?
"Siamo andati a visita il centro sportivo di Bagno a Ripoli con la nostra scuola calcio e la Fiorentina dopo questo incontro potrebbe prendere Manicone, un classe 2013 della nostra accademia che viene seguito da tante squadre importanti ma che tra un paio di settimane potrebbe diventare un nuovo giovane viola. Ci hanno trattato benissimo i dirigenti e questo Viola Park, nonostante io abbia girato il mondo e visitato i centri sportivi di tutta Europa, compreso quelli inglesi, è il più bello che io abbia mai visto. Anche i genitori del nostro ragazzo sono rimasti estasiati da questo complesso e si sa, alla fine è giusto che la decisione per il suo futuro la prendano loro".
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