
Fagioli spicca, Mandragora pure, poi i muscoli che mancavano: com'è cambiata la mediana viola
Se c’è un reparto che in casa Fiorentina è cambiato molto dal mercato di gennaio a questa parte, quello è sicuramente la mediana. Sì perché il pacchetto centrocampisti attuale ha poco a che vedere con quello che nella prima parte di stagione aveva tanto fatto bene in mezzo al campo, prima di ingolfarsi - come un po’ il resto della squadra - all’inizio della seconda metà d’anno.
Il raffronto col 2024
Basta dare un rapido sguardo alle formazioni schierate da Palladino fino alle prime settimane del 2025 per notare che, nonostante anche gli altri reparti abbiano subito qualche modifica, gli accorgimenti più sostanziosi siano ricaduti su chi in questa Fiorentina costruisce il gioco. Nella prima metà di stagione, in un 4-2-3-1 collaudato a dovere che aveva portato alle ormai celebri otto vittorie consecutive, spiccava la presenza a metà campo di Adli e Cataldi a cucire gioco, mentre spettava a Bove fungere da equilibratore in un ruolo un po’ ibrido forgiato dall’allenatore. Una trovata tattica che aveva messo la squadra di funzionare come meglio non poteva, con i risultati a fare da contraltare della riprova.
Nuovo anno, nuovo centrocampo
Scavallato il 2024, il mercato di riparazione e una serie di accadimenti hanno portato in dote una Fiorentina rimescolata soprattutto nel punto nevralgico del campo. Cataldi ha iniziato l’anno nuovo con una serie di problematiche fisiche - una forte influenza in primis - da cui sono scaturiti diversi acciacchi, mentre Adli dopo il gol alla Lazio del 26 gennaio ha rimesso piede in campo solo il 13 marzo contro il Panathinaikos, dopo una degenza lunga per un problema alla caviglia. Nel mezzo, gli arrivi a gennaio di Fagioli, Folorunsho e Ndour, tutti preziosi - chi più chi meno - per svariati motivi. L’ex Juventus ci ha messo poco, date le qualità indiscusse, a diventare il faro della squadra di Palladino che difficilmente se ne priverà da qui fine stagione; Folorunsho, dopo un periodo da pesce fuor d’acqua sull’esterno, si è dimostrato subito un fondamentale elemento di corsa e muscoli a centrocampo, dove mancavano proprio doti di questo tipo dall’assenza di Bove. Ndour ne è divenuto una sorta di doppione, anche se finora il suo contributo è stato minore.
Il cuore pulsante di una squadra che ha riniziato a girare
Vuoi o non vuoi, la zona centrale di questa Fiorentina ha cambiato pelle negli ultimi mesi e dopo un periodo di appannamento generale ha ripreso a funzionare. Ci ha messo forse un attimo in più, ma dalle ultime uscite (magari anche per qualche accortezza tattica, spostando alcuni interpreti e cambiando assetto di gioco alla squadra) gli elementi di cui si è sottolineato di più il rendimento sono stati probabilmente i centrocampisti, Fagioli in prima battuta ma anche Mandragora non è da meno, anche lui diventato titolare nel frattempo. Senza dubbio, ci stiamo accorgendo tutti che la cabina di regia di questa Fiorentina ha costituito una buona parte del ritrovamento di questa squadra.







