
Franchi, lavori rallentati dalla pioggia. L'impianto "a mezzo servizio" la migliore scelta per contenere la perdita di ricavi
Il maltempo caratterizzato dalle continue piogge di queste ultime settimane, culminato con gli eventi dello scorso weekend, inevitabilmente ha rallentato i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi. L'ultimazione della posa dei pali di fondazione di quella che sarà la nuova curva Fiesole è stata frenata da una serie di problemi, sia a causa del maltempo, sia a causa dell'area di cantiere che – per consentire l'utilizzo dell'impianto per le partite interne della Fiorentina con una capienza di 24.786 posti lordi – è assai circoscritta. La terra zuppa di pioggia, in alcune occasioni, impediva ai mezzi di uscire dalla zona dell'ormai ex parterre di Fiesole, tant'è che è stato necessario trainarli con le ruspe per evitare che rimanessero impantanati. La rampa provvisoria di accesso nella zona dei pali di fondazione, oltretutto, è stata demolita poiché al di sotto della stessa devono essere installate le ultime palificazioni e perciò si è reso necessario costruirne un'altra. I tempi si allungano e i costi aumentano...
Ma nelle prossime settimane, se il meteo sarà clemente, finalmente le montagne di terra accumulate davanti e sotto la vecchia curva scompariranno e il pubblico del Franchi inizierà a vedere sorgere la nuova Fiesole.
Il numero degli operai impegnati nelle costruzioni aumenterà e dopo travi, solai, vasche di contro-terra e rinterri, si comincerà a lavorare alle cosiddette «opere in elevazione»: pareti, pilastri, solai e gradinate. Col trascorrere dei mesi prenderà forma una tribuna rettilinea trapezoidale che dalla prossimità della linea di fondo campo si eleverà obliquamente verso la vecchia curva (nei volumi compresi tra le gradinate originali progettate da Nervi e le nuove sorgerà uno spazio espositivo). 10.061 posti a sedere totali, dei quali 9.991 per il pubblico generico, 40 di facile accesso e per accompagnatori, 15 postazioni per sedie a rotelle riservate ai diversamente abili e 15 sedute per i loro accompagnatori.
L'obiettivo è far sì che la nuova Fiesole sia pronta ad accogliere il pubblico per l'inizio della stagione 2026-27 e garantire per il centenario della Fiorentina (a lavori ancora in corso) una capienza di 35 mila spettatori (poi destinati a scendere perché sarà la volta dei lavori alla nuova Ferrovia).
Con la Fiorentina che rimarrà al Franchi per tutta la durata della ristrutturazione, come detto e ridetto, il termine degli interventi slitterà al 2029. Di sicuro l'allungamento dei tempi tornerà utile per reperire i fondi che a oggi mancano per realizzare tutto quanto previsto, ma, vista la capienza disponibile, non sarebbe stata una scelta migliore quella di uno stadio alternativo? L'impianto provvisorio al Padovani (la casa del rugby a pochi metri dal Franchi) poteva essere un'ipotesi, ma con le tribune temporanee al massimo si sarebbero potuti avere 18.000 posti. I 24.786 posti lordi del Franchi a mezzo servizio rappresentano una capacità superiore a qualsiasi stadio della Toscana sfruttabile per ospitare le partite di serie A. Stesso discorso vale per l'ipotesi Reggio Emilia o Modena. Inoltre più ci si fosse allontanati da Firenze, più difficili sarebbero state trasferte con costanti e nutrite presenze di pubblico di fede gigliata, influenzando negativamente i ricavi per il club viola.
Per concludere con una battuta, perciò, si può affermare che i tempi previsti dei lavori sono destinati ad allungarsi di anni per colpa del Comune, che con 24.786 posti lordi ha offerto alla Fiorentina la migliore soluzione rispetto alle alternative, quando inizialmente si ipotizzava una capienza nettamente inferiore e, in questo caso, una scelta diversa sarebbe stata probabilmente più conveniente.







