
Settimana da Dio per Gudmundsson. Si è preso la Fiorentina davanti a Bati, Pepito e Toni
Albert Gudmundssson si è preso la Fiorentina. Diventando very Gud, anzi very very Gud. Lo apostrofa così, stamani, il Corriere dello Sport, sottolineando che ieri sera l'islandese ha definitivamente cambiato il proprio orizzonte che ora è veramente infinito. Merito del gol, sì certo, ma merito di una conquista che in questi mesi era stata sempre lì sospesa e rimandata: il numero 10 si è preso la Fiorentina l'ha fatto davanti a occhi illustri, quelli di Batistuta, Toni e Pepito Rossi, presenti al Franchi e tra coloro che hanno applaudito l'ex Genoa.
Quella di Gudmundsson è stata una settimana da Dio: un gol al Napoli, un gol al Panathinaikos per lanciare i suoi verso i quarti di finale di Conference League giovedì scorso, un gol ieri per chiudere il conto con la Juventus e andare sotto la Curva in estasi a raccogliere applausi, sorrisi e facce inebriate, mentre tutti i compagni compresi quelli schizzati fuori dalla panchina lo sommergevano in un abbraccio colmo d’affetto e di felicità. E perfino i numeri sembrano fuoco acceso sulle prodezze dell’ex Genoa: sesto gol in campionato (che diventano otto con i due in Conference League), due gol in due partite di fila come non gli accadeva dal periodo marzo-aprile 2024 (allora furono tre) ovviamente in maglia rossoblù, tre gol in cinque gare rifilati alla Juventus, la squadra a cui ha realizzato più reti in Serie A - conclude il Corriere -.







