
Zaniolo alla prova dei fatti: un'esclusione domani saprebbe di bocciatura
La partita di domani contro il Panathinaikos sarà rivelatrice sotto tanti punti di vista, uno dei quali lo stato di salute di Nicolò Zaniolo. Raffaele Palladino ha deciso di tenerlo ai box, all’andata, giustificando la sua scelta come cautelativa in quanto l’ex Roma aveva "sicuramente giocato tanto" nelle settimane precedenti. Sta di fatto che l'allenatore lo ha escluso seppure tre giorni dopo, a Napoli, non sarebbe stato notoriamente convocabile per via della squalifica incassata durante Fiorentina-Lecce.
Le presenze di Zaniolo in maglia viola.
Ricordiamo che Zaniolo fino a giovedì scorso aveva giocato quattro gare e mai nessuna per novanta minuti. Il classe '99 era subentrato a gara in corso a San Siro contro l’Inter, scendendo poi in campo per poco più di un tempo col Como. Successivamente due presenze dal primo minuto contro Verona e Lecce. Motivi per cui - secondo la logica del tecnico - l’attaccante è stato risparmiato ad Atene, costringendo Lucas Beltran a fare gli straordinari 72 ore più tardi
Una decisione potenzialmente indicativa.
L'impiego o meno di Zaniolo domani sarà come minimo sintomatico della sua condizione atletica, o della considerazione di Palladino nei suoi confronti. Un’estromissione del venticinquenne anche dalla gara ritorno contro il Panathinaikos avrebbe il sapore della bocciatura. Tanto più che in un appuntamento così decisivo serve l’apporto dei migliori, e il potenziale esborso economico del club per l'acquisto di Zaniolo non ammette la sua gestione dell’ultimo periodo.







