
In 35.000 ad aspettare la Fiorentina, i tifosi del Panathinaikos preparano l'accoglienza ai viola che intanto ritrovano Kean
C’è anche il fattore ambientale nella prima delle due sfide degli ottavi di finale di Conference League che attende la Fiorentina. Ad Atene la gara di domani vede in campo quel Panathinaikos che si ritroverò spettatore della finale dell’anno scorso, poi vinta dall’Olympiakos. Una situazione opposta a quella che si vivrà domani sera, perché per via della storica rivalità tra le tifoserie nel maggio dell’anno scorso i viola di Italiano si presero tutte le simpatie dei fan del Panathinaikos certamente poco propensi a veder esultare gli storici rivali dell’Olympiakos come poi - purtroppo - è avvenuto.
In 35.000 alLo stadio olimpico Spyros Louīs
Intanto sono attesi almeno in 35.000 domani allo stadio Spyros Louis, lo stadio del Panathinaikos ma pure l’impianto Olimpico in grado di ospitare fino a 70.000 persone. Non sarà tutto esaurito ma certamente la tifoseria biancoverde, tra le più calde d’Europa anche in ambito cestistico, saprà farsi sentire come da tradizione e per i circa 300 sostenitori viola in arrivo dall’Italia, da Roma o da Bologna le partenze principali, non sarà semplice far sentire alla squadra di Palladino calore e sostegno. Per il resto il Pana è reduce da una vittoria nell’ultimo turno della massima serie greca, ma anche da k.o. inaspettati in campionato, segno che la formazione di Rui Vitoria, ex tecnico di Benfica e Vitoria Guimaraes, ha i suoi problemi.
La gestione Kean e il ritorno sul luogo del delitto
Di certo per la tifoseria, ma anche per qualche calciatore di Palladino, tornare ad Atene farà un certo effetto. Là dove si sono infranti i sogni di gloria della formazione allora allenata da Italiano la Fiorentina riprende il cammino europeo, peraltro nella zona della capitale greca dove furono stipati i tifosi viola arrivati per la finalissima. Quasi uno scherzo del destino, almeno a giudicare dai paralleli stilati dallo stesso Palladino in merito ai risultati del recente passato della Fiorentina, capace di raggiungere tre finali ma anche di collezionare tre delusioni cocenti. La Conference sotto questo profilo rappresenta un’altra occasione per lasciarsi alle spalle delusioni del passato e ritrovare entusiasmo in un ambiente non troppo esaltato dalle ultime evoluzioni, soprattutto in termini di gioco, che adesso però può tornare a sentirsi grande affrontando l’Europa con le massime motivazioni possibile. E magari con un Kean in più da schierare domani contro il Panathinaikos.







