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Nella corsa all'Europa la Fiorentina si è fermata:  il raffronto col girone d'andata è impietoso. E torna il "fantasma" della ConferenceTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 10:00Copertina
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it

Nella corsa all'Europa la Fiorentina si è fermata: il raffronto col girone d'andata è impietoso. E torna il "fantasma" della Conference

Che sarebbe stata una maratona, non i cento metri, lo si sapeva. Certo che lo scatto alla Marcel Jacobs impresso dalla Fiorentina di Palladino a inizio ottobre aveva fatto sembrare il traguardo un po' più vicino. Otto vittorie consecutive e un primato quasi accarezzato, a novembre, quando dopo la vittoria sul Verona, per un attimo, i viola erano stati a -1 dalla vetta (allora occupata dal Napoli). Da inizio dicembre poi, un rapido declino. E così tutte le tabelle, grafici e proiezioni sono andate nel cestino, a dimostrazione che sulla carta è facile tutto. Como e Verona, due gare sulla carta abbordabili che hanno lasciato in eredità zero punti e una classifica che sta sempre più perdendo colore.

Il raffronto con le dirette concorrenti
Perché se è vero che qualcun'altra si è fermata (Milan su tutte), c'è chi sta tornando su di gran carriera: è il caso della Roma di Claudio Ranieri, che da inizio 2025 ha rosicchiato 10 punti alla Fiorentina e l'ha messa nel mirino, arrivando a -2 dopo la vittoria di ieri sul Monza. Il sesto posto è a dir poco momentaneo, visto che giovedì sera (quando è in programma il recupero tra Bologna e Milan) una delle due squadre potrebbe superare la Fiorentina (in caso di pareggio sia rossoblù che rossoneri la affiancherebbero). C'è la classifica totale, ma c'è anche il trend, o inerzia, che non parla a favore di Palladino. Sette sconfitte, due pareggi e tre vittorie nelle ultime dodici - nello stesso numero di gare la Roma ne ha vinte otto, il Bologna sei, come la Juventus, la Lazio cinque, come il Milan.  In generale, dallo scorso otto dicembre, nelle ultime 12 gare di A, sono arrivati 11 punti, con una media scesa da 2,2 a 0,91 punti a partita.

Il raffronto col girone d'andata
Negli ultimi due mesi e mezzo vanno tutti più forte dei viola, dato ancor più accentuato se prendiamo in considerazione i punti nell'anno solare: solo 7 nel girone di ritorno, peggio hanno fatto solo Lecce, Parma, Monza, Venezia ed Empoli. Palladino aveva detto di avere un obiettivo nel girone di ritorno: fare più punti di quelli messi in cascina all'andata. Con 35 punti a referto nelle prime diciannove (ci aggiungiamo anche quelli raccolti nel recupero contro l'Inter giocato due settimane fa) l'impresa sembrava già di per sé semi-utopistica, ma col passo da bradipo di questi ultimi tempi l'obiettivo rischia di svanire già a breve: come detto sono 7 i punti raccolti nelle prime sei gare di ritorno, contro Monza, Torino, Lazio, Genoa, Como e Verona. Contro le stesse avversarie, all'andata, i ragazzi di Palladino avevano messo insieme 16 punti, quindi sono in difetto di 9 punti rispetto a quanto fatto un girone fa. 

Overperformance e obiettivi
Tutti i numeri sono in negativo e segnalano il momento di crisi che sta vivendo questa Fiorentina. C'è un dato che però è forse più preoccupante degli altri e che suggerisce quanto le otto vittorie di fila abbiano sballato calcoli, speranze ma soprattutto la percezione di quello che è il reale valore di questa squadra. Se togliamo i due mesi d'oro vissuti a cavallo tra inizio ottobre e inizio dicembre, a questa Fiorentina rimane uno scorse di 18 punti in 18 partite. Una media tutt'altro che ambiziosa, non in linea con il traguardo che si erano prefissati tutti a inizio stagione, ovvero quello di superare finalmente il "livello Conference" e puntare dritti all'Europa League. In questo momento invece, anche il posto Conference (il settimo) non sembra garantito. "Non vogliamo fare un campionato anonimo, da ottavo-nono posto" aveva detto Danilo Cataldi dopo Verona-Fiorentina. Dati e proiezioni portano però proprio lì, verso l'anonimato.