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Arbitri, il protocollo non va e la Fiorentina non ci sta. Attese novità dall'AIA e dall'IFABTUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 13:00Copertina
di Giacomo A. Galassi
per Firenzeviola.it

Arbitri, il protocollo non va e la Fiorentina non ci sta. Attese novità dall'AIA e dall'IFAB

Inter-Fiorentina è stata la rete di Arnautovic che nel secondo tempo ha deciso la sfida, è stata una panchina dell'Inter elettrica come non mai, ma è stata soprattutto la partita in cui si è scritta una brutta pagina di sport per il mondo arbitrale. Quel pallone uscito di 20 centimetri è un errore troppo grave per non creare un prima e un dopo, come fu per la famosa rete non data a Muntari in un Milan-Juventus di tanti anni fa, episodio che portò poi ad accettare senza troppi problemi il VAR. Strumento che doveva togliere ogni polemica e che invece si è regolarmente infranto su interpretazioni e sviste arbitrali che rendono ogni partita un'occasione per segnalare o sottolineare qualche errore.

Gatti, poi Tomori e Sanabria: Pairetto e Feliciani sono stati stoppati
Il weekend horror della classe arbitrale italiana era iniziato a Como, dove un evidente fallo di mano di Gatti che tocca il pallone prima del possibile tiro dell'attaccante lariano Douvikas non è stato sanzionato per il potenziale 2-1 della squadra allenata da Fabregas, poi sconfitta proprio per un calcio di rigore su un episodio molto simile a quanto accadde a Gudmundsson a Bologna (lì però il rigore non fu fischiato). Con polemiche annesse. Lo stesso a Empoli, dove la partita con il Milan è stata stravolta da decisioni "da protocollo" molto particolari di Pairetto, arbitro che sconterà per questo almeno un turno di stop al pari di Feliciani, anche lui reo di non aver concesso un rigore solare al Torino contro il Genoa.

L'errore di Scatragli e le richieste di cambiare il protocollo
A compiere l'errore che ha mandato in tilt il sistema VAR a San Siro è stato il guardalinee Scatragli che non ravvisando il pallone uscito nettamente prima che Bastoni lo rimettesse in mezzo per guadagnare l'angolo da cui è scaturito il primo gol dell'Inter, non ha permesso al VAR di intervenire: la tecnologia non può infatti intervenire ad oggi su situazioni che non siano direttamente decisive per una rete. Questo vale poco per la Fiorentina e per Palladino che nel dopo partita ha infatti sottolineato come sia inaccettabile indirizzare così una partita del genere.

I possibili cambiamenti e il nuovo corso dell'AIA
Al momento non sembrano esserci in programma cambiamenti significativi a livello internazionale, ma le istituzioni calcistiche europee, inclusa la Serie A, stanno spingendo da tempo per apportare alcune modifiche al protocollo VAR con l'intenzione di attuarle però a partire dalla stagione 2026/2027. Le due principali richieste sono le seguenti: l'introduzione del VAR per la seconda ammonizione (che porta all'espulsione) e la possibilità di rivedere l'assegnazione dei calci d'angolo. La seconda questione è particolarmente rilevante dopo l'errore di ieri durante Inter-Fiorentina: la richiesta è quella di permettere l'intervento del VAR in caso di errori nell'assegnazione dei corner. Se fosse stato possibile farlo ieri a San Siro, la tecnologia avrebbe rapidamente corretto l'errore di La Penna, evitando il calcio d'angolo che ha poi consentito il gol dell'Inter. 

Giovedì ci sarà la presentazione ufficiale del nuovo presidente dell'AIA Antonio Zappi, eletto nell'assemblea di dicembre e pronto a prendere in mano la situazione dopo le dimissioni di Trentalange nel 2022 e l'interregno di Carlo Pacifici. Si annunciano spiegazioni sull'errore di San Siro e non solo: perché se è vero che una gara non può essere decisa da un episodio alla mezzora, è anche vero che restano troppo importanti per l'intero campionato le decisioni di una classe arbitrale che appare in grande difficoltà.