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PERCHÈ QUESTA SQUADRA È NEL PANICO? PERCHÈ PALLADINO TOGLIE GUDMUNDSSON? PERCHÈ PONGRACIC NON GIOCA MAI? PERCHÈ IL MERCATO È ANCORA IN ALTO MARE? MAN E CRISTANTE SONO QUELLI PIÚ VICINI. ROCCO FORSE ARRIVA PRESTO...TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Mario Tenerani
per Firenzeviola.it

PERCHÈ QUESTA SQUADRA È NEL PANICO? PERCHÈ PALLADINO TOGLIE GUDMUNDSSON? PERCHÈ PONGRACIC NON GIOCA MAI? PERCHÈ IL MERCATO È ANCORA IN ALTO MARE? MAN E CRISTANTE SONO QUELLI PIÚ VICINI. ROCCO FORSE ARRIVA PRESTO...

La prestazione col Torino è stata sconcertante per come è maturata e per quello che ha lasciato sul tavolo: una squadra, la Fiorentina, in superiorità numerica dal 33' del primo tempo è stata capace di farsi rimontare da un avversario impalpabile, il Torino. Tutto ciò dopo 4 sconfitte nelle precedenti 5 gare. Ora, invece, sono 6 le partite con solo 2 punti raccolti. E allora tutte le attenuanti che avevamo elencato nelle settimane scorse per giustificare alcune cadute della Fiorentina adesso non esistono più. Come la squadra viola, evaporata davanti agli occhi di chi la ama. Con gli alibi è finita anche la pazienza. Tanto che la Fiesole ha spiegato con nettezza di estrarre gli attributi, di correre per poter vincere e di meritare di più. Infatti Firenze merita molto di più di un sogno di 8 vittorie consecutive disintegrato in due balletti. Perché? Il nodo è questo. La Fiorentina dei tanti perché che celano anche alcuni misteri. 

Partiamo dal primo: perché questa squadra è in preda al panico? Gosens ha speso parole pesanti che lanciano una luce sui problemi mentali di cui i viola sono afflitti: "Non è un momento facile per la squadra, ogni episodio negativo ci taglia le gambe. Ma prima avevamo la forza di ripartire, mentre ora tutti gli episodi negativi ci penalizzano. Se facciamo entrare questi pensieri dentro di noi, tutto è più complicato: le gambe vanno più piano e noi fatichiamo. I pensieri positivi fanno volare, quelli negativi no". Serve altro? Più chiaro di così. Tra l'altro si tratta di un calciatore maturo, esperto, con una testa superiore alla media, studente di psicologia. Che è successo? Come mai basta un'azione storta per cadere nella fragilità? Una criticità la cui soluzione spetta all'allenatore, ma soprattutto alla società che dovrebbe vigilare. E soprattutto capire quello che accade sotto i suoi occhi. 

Poi ci sono le scelte di Palladino che certamente non può avere tutte le responsabilità, ma che al tempo stesso deve cominciare a sbagliare meno per risolvere una questione che si fa delicata. 

Perché Palladino toglie Gudmundsson? La partita dell'Islandese non è di quelle da tramandare ai posteri, ma viene da un periodo di poca attività, deve ritrovare la forma giocando. È l'unico che con una punizione, un guizzo, un rigore può mettere all'incasso una partita in qualsiasi momento. Ha un senso levarlo dal campo dopo che nelle settimane passate è stato anche in panchina? La società ha investito pesante e se lo riscatterà, anche questo è un tema, alla fine spenderà circa 30 milioni. Prima di bocciarlo bisogna aspettare maggio e fino a quel momento ogni mossa deve essere indirizzata a metterlo nelle condizioni migliori.  

Perché Pongracic non gioca mai? Col Toro ha collezionato l'ennesima panchina e Palladino, come un mantra, ripete: "Ora sta bene fisicamente dopo un frangente in cui doveva recuperare. Si allena bene e quando avrà l'occasione lo farò giocare...". Questa chance quando arriverà? Altri 16 milioni congelati ai margini. Tra l'altro c'è l'ottimo Comuzzo che sembra un po' stanco. Il ragazzo non va assolutamente penalizzato per l'errore fatto col Torino - senza dimenticare la dormita di Adli, un altro scomparso dai radar insieme a Dodò, insufficiente anche ieri -, anzi, sarebbe un grave sbaglio. Chiunque abbia un minimo di conoscenza del calcio sa bene che i giovani vivono di alti e bassi, ma il talento di Comuzzo non si discute, sia chiaro. Però se Pietro è un po' indietro perché non ricorrere a Pongracic? Quali problemi ha il croato per non meritare una maglia nella Fiorentina? Per noi resta un mistero fino a quando non ci sarà raccontata tutta la verità. 

Perché siamo al 20 gennaio e una società ambiziosa non ha ancora chiuso il mercato? In un'intervista rilasciata a La Nazione qualche tempo fa il presidente Commisso aveva detto che sarebbe stato pronto a investire pur di migliorare la squadra. E aveva ragione perché la possibilità di accedere alla Champions rappresenta un'occasione troppo ghiotta. E allora perché Pradè - uomo mercato dei viola insieme al collaboratore Goretti - si è fermato a Folorunsho? Valentini, va detto, era stato già preso la scorsa estate. È possibile che l'esterno destro offensivo, un altro centrocampista ed eventualmente il vice Kean non siano ancora arrivati? Al di là delle oggettive difficoltà della sessione invernale della trattative, il diesse viola non si poteva muovere un po' prima per aiutare un allenatore in evidente difficoltà? Le idee per rinforzare la Fiorentina sono tante e chiare o poche e confuse? Intanto rimangono Man del Parma come alternativa a Luiz Henrique in marcia verso San Pietroburgo e Cristante della Roma per la metà campo. 

Nel frattempo la società venerdì scorso ha fatto sapere di essere compatta intorno a Palladino, immaginando di uscire dalla crisi proprio con questo allenatore. Tutto giusto e aggiungiamo, doveroso. In particolare dopo le avventate dichiarazioni di Pradè post Monza che avevano creato molta confusione. La dirigenza ha difeso il lavoro di Palladino e ha fatto bene. Però il calcio è materia estremamente volatile e sappiamo che un po' di ruggine c'è, tra tecnico e società. E le voci corrono, come i nomi accostati alla panchina viola. La trasferta in casa della Lazio può diventare un altro snodo decisivo.

Il quadro generale è grave, servirebbe Rocco Commisso. Il presidente potrebbe - condizionale necessario - sbarcare a Firenze tra poco: già a fine mese o agli inizi di febbraio. La sua presenza sarebbe fondamentale per rimettere a posto le cose. Se Rocco è a Firenze è tutta un'altra storia. Un conto è lui, il generale, un altro i caporali...