VLAHOVIC vs KEAN: DALLA RIVALITÀ IN BIANCONERO AL CONSIGLIO CHE PORTA A FIRENZE
12 maggio 2024. Juventus-Salernitana. Massimiliano Allegri alla penultima allo Stadium (anche se per squalifica seguirà la gara dalla tribuna) decide di dare un'altra chance a una coppia esplosiva. Moise Kean più Dusan Vlahovic, duo esplosivo per l'appunto, non in senso positivo. Si sono sempre trovati e aiutati fuori dal campo, mai capiti dentro il terreno di gioco.
Quella gara finirà 1-1 e per entrambi durerà poco meno di un tempo, sostituiti dopo due prestazioni; quei 46 minuti assieme saranno gli ultimi per l'ex attaccante della Fiorentina e l'attuale centravanti viola. Si ritroveranno domenica, a più di sei mesi di distanza da quell'anonimo Juventus-Salernitana. Vlahovic e Kean, Dusan e Moise. Il frontman e la seconda voce: o almeno così è stato fino a poco tempo fa, a Torino, con il serbo che è sempre stato custode del posto da titolare, mentre Kean si è accontentato delle briciole. Per questo, l'incrocio di domenica allo Stadium sarà ancor più interessante. L'attuale numero venti in viola, a Firenze, si è trasformato, riuscendo parzialmente a scacciare proprio il fantasma di Vlahovic, che aleggiava sulla testa di tutti i centravanti passati da sotto al campanile di giotto nelle ultime due stagioni.
La Fiorentina ha dovuto aspettare due anni e mezzo per trovare il prescelto - o Chosen, da nome del suo album - in grado di accantonare lo spettro di Dusan Vlahovic. E Moise Kean, già quattordici gol in stagione, dieci in campionato, si presenta al duello con il vecchio rivale-amico con numeri migliori: dieci centri in Serie A appunto, contro i sette del serbo, un exploit improvviso che, a Torino, ha portato anche qualche tifoso a rimpiangere l'ex golden boy delle giovanili bianconere. Juventus-Fiorentina non sarà solo Vlahovic contro Kean, ma sarà soprattutto questo. "Alla Juventus ero perso nel buio. Quando ho percepito l'interesse della Fiorentina è stato Dusan a incoraggiarmi nel prendere questa direzione" ha rivelato l'ex Juve al Corriere della Sera. Fratello maggiore e fratello minore, o maestro e allievo, anche se tra i due, entrambi classe 2000, ci sono solo pochi giorni di differenza. Il buio in cui era immerso Kean era dato anche dall'ombra di Vlahovic. E domenica, KMB ha l'opportunità di liberarsi (e liberare la Fiorentina) da quell'ombra.