AMRABAT, LO UNITED ALZA IL TIRO MA RESTANO DUE OSTACOLI
La Fiorentina spera tanto che quello legato a Sofyan Amrabat non si trasformi nell’ennesimo tormentone estivo dopo quelli che, nel recente passato, hanno visto protagonisti nell’ordine Veretout, Chiesa e - più spostato verso l’autunno - Vlahovic. Eppure - almeno fino a ieri - non si erano registrati concreti passi in avanti sul fronte della cessione del marocchino, la vera chiave di volta che può sbloccare gran parte del mercato viola. La sensazione che ad oggi filtra dal quartier generale di viale Fanti è infatti che le operazioni in entrata del club, specie per ciò che riguarda le future mosse a centrocampo, sia anestetizzata da quanto potrà accadere in tempi brevi o lunghi sull’ex Verona. E, di conseguenza, da quanto denaro potrà essere incamerato dalla partenza del mediano.
Il dg Barone - che fu buon profeta un mese fa nel dire che quella legata all’addio di Amrabat sarebbe stata una trattativa complessa - è continuamente a colloquio con Mohammed Sinouh, manager del numero 34, ma anche con la fitta rete di intermediari che da mesi ormai è al lavoro per trovare una soluzione che favorisca sia le ambizioni del calciatore (che al suo entourage ha fatto intendere già lo scorso gennaio di voler andare a giocare in una società che l’anno prossimo disputi la Champions) sia quelle della Fiorentina che sul classe ’96 ha da tempo apposto un cartellino con il prezzo pari a 30 milioni di euro. Una cifra alta che - inutile dirlo - per adesso non è stata pareggiata da nessuna delle proposte che sono arrivate all’attenzione dell’area tecnica. Almeno fino a ieri.
Nelle ultime ore infatti il Manchester United sembra tornato a bussare con prepotenza alla porta non tanto dei viola quanto di Amrabat stesso, arrivando a proporre al regista un contratto di assoluto rilievo con ingaggio pari a 4 milioni di euro l'anno. Ovvero il doppio rispetto a quanto l'ex Verona percepisce oggi in maglia viola. Non si registrano invece scossoni per quanto riguarda la trattativa vera e propria tra i due club: la Fiorentina chiedeva 30 milioni e, ancora oggi, non vuol retrocedere dal suo intendimento. Non pare però essere questo l'unico intoppo a questa possibile trattativa: già in passato infatti Sofyan non aveva fatto mistero al suo entoruage di voler andare a giocare in Spagna, poco convinto dal tipo di calcio che offre la Premier.
Ecco che dunque l'altra via che resta percorribile è quella che porta alla Liga, dove tuttavia da qualche giorno si è tirata fuori almeno una pretendente sul conto del marocchino, ovvero Barcellona (che ha acquistato a 0 dal City Gundogan), la prima squadra che lo scorso gennaio si era interessata seriamente al centrocampista viola dopo le performance al Mondiale. In primo piano, dunque, occhio all’Atletico Madrid, l’unica squadra ancora in forte corsa in virtù della recente partenza di Kondogbia verso Marsiglia.