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Valerio Giuffrida da Gudmundsson a Dovbyk: i retroscenaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 11 ottobre 2024, 17:00NEWS
di Luca Di Leonardo
per Tuttofantacalcio.it

Valerio Giuffrida da Gudmundsson a Dovbyk: i retroscena

Le parole del procuratore in unìinterivsta esclusiva di Tuttomercatoweb.

Sul portale di Tuttomercatoweb troviamo l'intervista esclusiva del direttore di Tmw Nicolò Ceccarini a Valerio Giuffrida.

Ecco i passaggi più interessanti in ottica fantacalcio.

Si è chiuso il mercato estivo con molti investimenti. È un segno di ripresa del calcio italiano?
“I club di serie A complessivamente sono al secondo posto al mondo come spese nel mercato estivo 2024. Una segnale di grande fiducia e che è in parte conseguenza del fatto che molti club partecipano alle coppe e quindi hanno più introiti. Inoltre anche le società che avevano un costo del lavoro eccessivo rispetto ai ricavi si sono regolarizzate ed hanno ora un monte ingaggi contenuto. E questo consente di investire sul mercato. Pensiamo alla Juventus ad esempio che ha scelto di lasciare andare giocatori chiave come Rabiot e Szczesny che avevano degli stipendi elevati, investendo sempre di più sui giovani. Una politica sempre più adoperata dai club italiani e che va in controtendenza rispetto al passato”.

Sessioni di mercato estive e invernali parificate almeno nei 5 campionati top europei. Può essere la soluzione giusta?
“Sicuramente chiudere il mercato prima dell’inizio del campionato permetterebbe alle società di fare una pianificazione più razionale e strategica ed agli allenatori di non vedersi privati dei propri giocatori inaspettatamente e a campionato in corso. Parificare le sessioni di mercato è una scelta tanto giusta quanto scontata. Ma non solo i principali campionati…anche altri come la Turchia dovrebbero adeguarsi. Il calcio si è globalizzato e tutti i mercati comunicano fra loro, anche quelli più distanti ed impensabili. Non ha senso avere finestre che discordano da un paese all’altro”.

L’operazione Fiorentina nasce a gennaio e si concretizza ad agosto. Ci racconta un po’ tutto, retroscena compresi...
“La Fiorentina ha fatto le sue avances già a gennaio ma il Genoa non poteva permettersi di lasciarlo uscire in corso d’anno, andando a stravolgere equilibri che non avrebbe potuto sistemare intervenendo a metà stagione. Anche lui non si sentiva di abbandonare una missione che non riteneva completamente compiuta. Quest’estate sia lui che il Genoa hanno avuto modo di metabolizzare questa separazione e le avances si sono trasformate in una corte sfrenata durata mesi. Retroscena ce ne sarebbero tanti, a partire dalle giornate di metà agosto passate a litigare tutti contro tutti perché sembrava che l’operazione, dopo l’uscita imprevista di Retegui (a sua volta conseguenza dell’infortunio di Scamacca) non si riuscisse più a fare. Nel calcio c’è molto nervosismo e si discute tanto sopratutto in certi periodi dell’anno ma poi tutto rientra”.

De Gea alla Fiorentina, un sogno che per i viola è diventato realtà
“Mi viene molto facile parlare ora dopo quello che sta facendo e soprattutto dopo la vittoria col Milan dove gli abbiamo visto fare cose fuori dal comune come sui due rigori parati. Mi limiterò a dire che la capacità di un direttore sportivo sta anche nel cogliere le opportunità e nell’essere veloce. Prade’ ha deciso di puntare su De Gea in un momento inaspettato del mercato e lo ha fatto come un fulmine a ciel sereno durante un pomeriggio in cui stavamo parlando assiduamente di Gudmundsson al Viola Park. La trattativa per De Gea è durata appena qualche ora. Società e giocatore si sono trovati subito e si sono innamorati a prima vista. Fossero tutte così le operazioni di mercato… invece no”.

Dovbyk alla Roma, decisiva la sua volontà?
“Ecco, questo sì che è’ stato un trasferimento complicato. Ne sa qualcosa mio fratello Gabriele (e’ lui che ha gestito l’operazione, ndr) che ha fatto le notti prima a Girona e poi negli uffici di Trigoria. Dovbyk lo hanno voluto diversi club di Premier e, com'è noto, l’Atletico Madrid con cui si è innescata una vera propria battaglia sportiva. La sua volontà è sempre stata quella di andare alla Roma perché sentiva con questa società un legame che gli veniva istintivo. Anche il club giallorosso d’altra parte ha dovuto fare un grande sforzo economico, avendo individuato in Dovbyk l’attaccante ideale per questo campionato”.

Parliamo di Vitinha, bella operazione del Genoa, peccato per l’infortunio che lo terrà fuori per un po’
“L’anno scorso ha fatto vedere che giocatore può essere e, durante i 6 mesi al Genoa, la società ha avuto modo di analizzarlo sia come calciatore sia sotto il profilo umano ed ha deciso di fare questo grande investimento. Oggi al Genoa le cose non girano come l’anno scorso e tutti sembrano risentirne. I rossoblù in 7 partite di campionato hanno incontrato Roma, Inter, Milan e Juventus. Speriamo che dopo la sosta il vento inizi a cambiare e che Vitinha dia un contributo alla causa”.

Okoye lo voleva l’Inter ma Udine è la piazza giusta per crescere ancora.
“Maduka è un ragazzo intelligente ed estremamente umile che sa trovare la forza dai momenti di difficoltà. È molto critico e severo verso se stesso e questo gli permette di migliorarsi come sta facendo. In un lasso di tempo brevissimo ha scalato le gerarchie ed ora sa che questo è l’anno della sua consacrazione”.

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