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Bonny segna alla Crespo: la Serie A lo ammira, Pecchia se lo godeTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 08:15Serie A
di Tommaso Rocca

Bonny segna alla Crespo: la Serie A lo ammira, Pecchia se lo gode

Dopo la sosta, il Parma riparte da dove aveva lasciato. Un pareggio in trasferta, al termine di una battaglia tra neopromosse durata 90 minuti. Prima di commentare la sfida, però, è giusto iniziare da un commento sulla giocata più bella di questo sabato. Il gol di Bonny è un vero e proprio capolavoro, una rete da fuoriclasse, che ha riportato alla mente giocate di leggende che hanno fatto la storia del club. Il racconto non rende la bellezza del gol, ma ci proviamo comunque: Bernabé ed Alqmvist lanciano la ripartenza con uno scambio nello stretto, lo svedese accelera e brucia la difesa del Como, appoggiando per la puntuale sovrapposizione di Hernani. E qui c’è la prima giocata da grande attaccante: Bonny con un paio di contro movimenti si smarca dal marcatore riuscendo a prendere posizione sul primo palo. Hernani mette forte rasoterra in area e il francese, con grande senso della posizione, capisce di poter sorprendere gli avversari con un colpo di tacco e senza esitazioni, con un tocco delicato, devia sul secondo palo, sbloccando la gara. Una vera e propria meraviglia, che iscrive Bonny alla lunga lista di giocatori del Parma che, nella storia, hanno deliziato i tifosi con questa giocata. Il grande maestro non può che essere Hernan Crespo, il primo che balza in mente osservando il gol di Bonny: Juventus, Fiorentina e Bordeaux le vittime di Valdanito, tre reti entrate a pieno diritto nella storia del Parma. Ma non solo Crespo: Asprilla, Adriano, Amauri, giusto per citarne alcuni. Insomma, Bonny è di certo in buona compagnia.

Questo gol non fa altro che confermare quanto già mostrato dal francese in questo avvio di campionato. Nel caso ci fossero dubbi, Bonny è già pronto per fare la differenza anche in Serie A. Se l’anno scorso era stato un elemento chiave per la manovra di squadra, ma aveva avuto qualche difficoltà in fase realizzativa, quest’anno invece è migliorato tantissimo anche sotto porta. Oggi ce lo ha confermato, ma già contro l’Udinese aveva realizzato una grandissima rete, forse meno spettacolare ma comunque altrettanto difficile e da grande attaccante. Le reti e soprattutto le prestazioni di questo avvio non possono far altro che attirare l’interesse dei club italiani e non solo. Si è parlato di Milan, ma soprattutto di Napoli, con mister Conte che sarebbe rimasto folgorato dal francese. Il suo valore continua a lievitare e il recente aggiornamento di Transfermarkt lo ha portato ad una valutazione di 15 milioni. Il Parma, probabilmente, chiederà di più, ma non prima di giugno. Il francese non si muoverà da Parma fino a quest’estate, quando poi eventualmente si faranno le valutazioni del caso. Intanto, Pecchia se lo gode: forse, per caratteristiche e per richieste del mister, il francese è l’unico davvero insostituibile nel gioco del Parma. La speranza è che la sua stagione possa continuare ad essere in crescendo, la salvezza del Parma dipenderà molto dal suo rendimento.


Chiudiamo con un commento generale sul pareggio del Sinigaglia contro il Como. Un buon risultato su un campo difficile contro un avversario forte. Se il Parma non avesse sprecato punti nelle ultime gare, sicuramente sarebbe un punto di cui gioire. Il risultato comunque è incoraggiante, anche perché ottenuto ancora senza Estevez e soprattutto con un Man a mezzo servizio. Eccezion fatta per qualche piccolo svarione, la difesa del Parma ha saputo arginare le avanzate dei padroni di casa, anche grazie alle prestazioni eccezionali di Balogh e Delprato. L’unico grande rimprovero, che non si può non fare dopo la gara di ieri, è dettato dal fatto di essersi fatti trovare scoperti ad un minuto dall’intervallo, quando si era avanti di un gol. Il Parma deve crescere proprio nella gestione dei momenti della gara, perché prender gol in quel modo poco prima dell’intervallo è grave. Detto ciò però, la squadra di Pecchia ha saputo soffrire quando necessario, senza mai rinunciare a pungere in avanti e ripartire. Due legni colpiti che confermano quanto ci ha detto il campo: è vero, il Como ha gestito il pallone per buona parte della gara, ma il Parma si è sempre reso pericoloso e il pareggio, per quanto visto, è il risultato giusto.