Liverpool, Slot sorride: "Konate si è ripreso, può giocare col Bayer. Xabi Alonso è speciale"

Al secondo gradino del podio della classifica di Champions League e ritrovata la tanto saporita vetta di Champions League ai danni del Manchester City, il Liverpool si appresta ad affrontare una nuova affascinante sfida europea contro il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Aspirine reduci da un momento non proprio idilliaco in campionato, avendo perso terreno dal Bayern Monaco in campionato, nel frattempo il tecnico dei Reds, Arne Slot, ritrova un tassello imprescindibile.

Il centrale francese sembrava essere incappato in un guaio fisico nell'ultima uscita di campionato contro il Brighton, invece il mister olandese ha annunciato in conferenza stampa la sua presenza domani sera ad Anfield: "È disponibile per giocare. Penso che si sia completamente ripreso, quindi può giocare. Poi tocca a me decidere se gioca o meno. È in un buon momento".

Sul nuovo formato della Champions League: "Normalmente giochi una partita in casa o in trasferta e puoi prepararti meglio per la seconda volta. Adesso, quando giochi ogni eliminatoria, hai un nuovo avversario. Ogni urna ha alcune squadre forti e altre meno forti. Puoi avere fortuna o sfortuna e poi dipende dalle squadre che affronti in casa o in trasferta. Forse la fortuna entra un po' in gioco, ma d'altra parte, quando giochi più partite, la fortuna potrebbe compensarsi. Dopo otto partite è un modo migliore per giudicare. L'unica cosa che amo è che ogni sera posso passare a una partita che è davvero bella da vedere".

Un pensiero su Xabi Alonso: "È difficile dire cosa lo renda un allenatore speciale se non lavori con lui ogni giorno, ma è chiaro che lo è. Era in fondo alla classifica quando ha preso in carico la squadra, non ha speso molto, ha avuto principalmente gli stessi giocatori, e hanno perso solo in finale di Europa League. È difficile dire cosa lo renda speciale, perché non l'ho affrontato né lavorato con lui, ma ciò che potrebbe essere la situazione è che ha lavorato con allenatori incredibili in passato e ha giocato ai massimi livelli. Quindi conosce e comprende anche cosa provano i giocatori in determinati momenti. Tutto ciò contribuisce a ciò che è come allenatore. Il modo migliore per scoprire cosa lo rende speciale è chiedere ai giocatori con cui ha lavorato".