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Ancelotti fischiato dai suoi tifosi dopo il ko in Supercoppa: giusto o sbagliato? La verità è che...TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 17:55Champions Insights
di Matteo Bordiga
per Tuttochampions.it

Ancelotti fischiato dai suoi tifosi dopo il ko in Supercoppa: giusto o sbagliato? La verità è che...

Sic transit gloria mundi.

Anche Carlo Ancelotti, dopo il rumoroso rovescio (2-5) in Supercoppa del suo Real Madrid contro il Barcellona, l’ha imparato a sue spese. Potere di un Clásico catastrofico, che si somma all’altro Clásico da tregenda vissuto dalla Casablanca in campionato (0-4 al Bernabeu). Troppo, davvero troppo per gli “aficionados” di quelle latitudini, abituati esclusivamente ai trionfi e ai trofei collezionati in bacheca come figurine di un album dorato.

È giusto mettere in discussione Carlo Ancelotti?

Ma la vera domanda è: ha senso mettere in discussione un tecnico come Ancelotti per una prima parte di stagione non esaltante (il Real non è partito bene né in Liga né in Champions League), ma che tiene pienamente in corsa i Blancos su tutti i fronti? In Spagna la vetta è a una manciata di punti, mentre in Europa la qualificazione agli ottavi è ancora tutta da ottenere anche se, a ben vedere, gli ultimi risultati inducono Mbappé e compagni a pensare positivo. E sappiamo tutti che, una volta strappato il pass per la fase a eliminazione diretta, il Real Madrid è capace di qualsiasi cosa… Anche, eventualmente, di alzare la Coppa a maggio.

La fragilità difensiva è il (nuovo) tallone d'Achille del Real

Dal punto di vista tecnico-tattico il principale difetto che le Merengues hanno messo in evidenza in questa stagione è stato rappresentato dalla loro sconcertante vulnerabilità difensiva. Soprattutto nei big match la Casablanca si è fatta trovare troppo spesso scoperta sui rapidi ribaltamenti di fronte degli avversari. Partite come quelle, appunto, contro Barcellona (due volte) e Milan (in Champions League), per non citarne che un paio, sono rimaste scolpite in negativo nell’immaginario dei tifosi madridisti. Che ora, dopo aver subito più di una batosta inattesa, sono addirittura arrivati a fischiare il proprio allenatore.

È evidente che Ancelotti, per quanto ha saputo costruire – e vincere – sulla panchina “galactica”, non meriti questo trattamento. Certo, ci sono delle chiare criticità che vanno risolte. Ma, per restare ai famigerati problemi difensivi, non si può non tenere conto del fatto che quest’anno sono venuti a mancare per lunghi periodi elementi cardine del reparto (Alaba, Carvajal, Militao), e che l’assenza di un metronomo ed “equilibratore del gioco” come il ritirato Toni Kroos ha contribuito a rendere meno oliati i meccanismi di gioco del Real.

Per questa stagione il tecnico emiliano merita piena fiducia

Ogni cosa dovrebbe essere valutata col giusto equilibrio: come prima non tutti i meriti dei trionfi madridisti erano del solo Ancelotti (al di là del talento cristallino dei suoi campioni, nelle ultime Champions conquistate la buona sorte ha spesso e volentieri strizzato l’occhio al tecnico emiliano), ora non è lui l’unico colpevole di un andamento non illibato in Liga e in Champions. Dargli fiducia almeno per la stagione in corso è un imperativo categorico; poi, a fine anno, la Casablanca valuterà prestazioni e – soprattutto – risultati delle Merengues. Come, del resto, sempre è stato.