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Inter, qual è il tuo vero volto europeo? A Praga luci e ombre, ma d'ora in poi non si potrà più bluffare...TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:58Champions Insights
di Matteo Bordiga
per Tuttochampions.it

Inter, qual è il tuo vero volto europeo? A Praga luci e ombre, ma d'ora in poi non si potrà più bluffare...

Un successo importante perché ottenuto in condizioni ambientali difficili e con alcune assenze di peso a cui far fronte. Un successo importante perché permette, di fatto, all’Inter di Simone Inzaghi di ipotecare la qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League. Basterà non sbagliare l’ultima partita, abbordabile, a San Siro contro il Monaco: un avversario vivace, insidioso, spigliato. Ma che non può certo costituire un ostacolo insormontabile per la corazzata nerazzurra.

Vittoria di Praga pesante e (forse) decisiva, anche se...

Però… c’è un però. Anche a Praga la Beneamata, col suo 1-0 striminzito e tutt’altro che brillante sul piano dell’espressione calcistica, ha dato la sensazione di non attraversare un gran periodo di forma. Passi che si giocava in notturna a meno quattro-cinque gradi, in trasferta e contro un avversario di gran lunga più abituato a queste temperature. Passi che l’assenza di Calhanoglu, l’abbiamo visto tante volte, sottrae pulizia tecnica ma anche fosforo e creatività al centrocampo. Passi anche che vincere era la cosa più importante in assoluto. Ma lo Sparta, oggettivamente, è tra le squadre più evanescenti della Champions League: attaccabile in difesa e impalpabile in attacco, si trattava di un avversario che una squadra come l’Inter avrebbe dovuto liquidare con almeno tre o quattro reti di scarto.

Un'Inter troppo lenta e, a volte, leziosa

E invece in un paio di circostanze i cechi sono perfino andati vicino alla rete del clamoroso pareggio, mentre l’Inter - peraltro galvanizzata dal gran gol segnato dopo soli dodici minuti da Lautaro Martinez e subito sgravata dall’onere di dover sbloccare il risultato - ha posto le basi per il possibile raddoppio solo con le occasioni gettate al vento da Asllani e Barella e col tiro da fuori area di Frattesi nella ripresa, rintuzzato in corner dal portiere dello Sparta. Insomma, un po’ pochino per le bocche da fuoco dell’attacco milanese. Il tutto accompagnato da un possesso palla a volte lezioso e stucchevole, a volte lento e prevedibile, e da un’intensità di gioco non certo travolgente.

Inter, chi vuoi essere veramente in Europa?

Certo, per stavolta si possono attribuire le colpe alle temperature gelide della Praga by night. Ma, a partire dai turni a eliminazione diretta, l’Inter non potrà più nascondersi: è davvero pronta per legittimare le sue ambizioni di gloria europea? Il calcio farraginoso visto a Praga (e, diciamocela tutta, anche in casa con il Lipsia…) lascerà il posto a performance dominanti e straripanti sia dal punto di vista tecnico che sotto l’aspetto fisico? Per la sentenza non ci sarà molto da attendere…