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Il Liverpool porta a scuola il Manchester City: l'undici di Slot è una meraviglia, i ragazzi di Pep spaesati e spauritiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:15Champions Insights
di Matteo Bordiga
per Tuttochampions.it

Il Liverpool porta a scuola il Manchester City: l'undici di Slot è una meraviglia, i ragazzi di Pep spaesati e spauriti

Una vera e propria lezione di calcio da parte dei Reds

Liverpool-Manchester City 2-0: leggi, un’autentica lezione ed esibizione di calcio. E un’ipoteca che inizia ad essere seria sulla conquista della Premier League. Perché il Liverpool di Arne Slot brilla di luce propria ed è la perfetta sintesi tra la squadra verticale e arrembante di Klopp, che giocava un calcio velocissimo fatto di occupazione degli spazi e di imbeccate in profondità per gli attaccanti, e la nuova versione dei Reds che sanno anche giocare corto, fraseggiare e stanare gli avversari.

Liverpool superiore in tutto

Un altro aspetto che è balzato agli occhi nella sfida (ma potremmo definirla tranquillamente la mattanza) di Anfield Road è la schiacciante superiorità fisica dei rossi di Slot sui Citizens di Pep. Per ben tre volte Virgil van Dijk (e non solo lui) sui cross dalle fasce e sui calci da fermo ha sfiorato il gol con degli imperiosi stacchi aerei, sovrastando platealmente i pur aitanti difensori del City. Insomma, il Liverpool ha prevalso a tutto campo e ha stravinto tutti i duelli individuali: se il risultato non ha assunto proporzioni più ampie la “colpa” è stata solo della sfortuna, dei legni e dell’imprecisione sotto porta dei Reds.

City impaurito e tecnicamente falloso

Ma la fotografia più sconfortante della prestazione del City sulle rive del Merseyside è stata sicuramente la sensazione di ansia e di insicurezza, sia tecnica che psicologica, che serpeggiava tra i giocatori. Per ben quattro volte, infatti, i Reds hanno costruito enormi occasioni da gol recuperando il pallone nella trequarti avversaria su svarioni incredibili dei difensori e dei centrocampisti di Guardiola. Una volta persa banalmente palla a centrocampo la difesa alta dei Campioni d’Inghilterra è andata in tilt, spalancando vere e proprie praterie a Salah e compagni i quali, invitati a banchettare, non si sono fatti pregare e hanno imperversato in lungo e in largo.

Pep, il problema è innanzitutto nella testa dei giocatori

Insomma, alla forza oggettiva del Liverpool - forse, in questo momento, la squadra migliore d’Europa - oggi come oggi fa da contraltare la fragilità estrema dei celesti di Manchester. E la sensazione è che Pep, se vorrà uscire dal ginepraio di sconfitte in cui si è infilato, dovrà lavorare innanzitutto sulla testa dei suoi giocatori: il City, nelle ultime settimane, è parso spaurito e mentalmente assente.

Ritrovata la consapevolezza e l’autostima, Haaland e compagni - piano piano - ritroveranno anche il gioco e le vittorie.