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Inter premiata dai cambi (e dalla buona sorte) forse oltre i propri meriti. Troppa fatica contro lo Young BoysTUTTO mercato WEB
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ieri alle 23:26Champions Insights
di Matteo Bordiga
per Tuttochampions.it

Inter premiata dai cambi (e dalla buona sorte) forse oltre i propri meriti. Troppa fatica contro lo Young Boys

Di riffa o di raffa. E forse senza neppure meritarlo davvero fino in fondo, anche alla luce del divario tecnico - abissale - presente tra le due squadre. Ma i tre punti colti al 92’ grazie al gol di rapina di Thuram sono una scarica di adrenalina per l’Inter, oltre che un discreto passepartout in vista della qualificazione al turno successivo di Champions League.  

Una passeggiata di salute in Svizzera? Niente affatto...

La sfida di Berna, proprio come qualcuno aveva pronosticato, non è stata esattamente una passeggiata. Un po’ per l’intraprendenza dei volenterosi e dinamici elvetici, un po’ per la svagatezza e la pigrizia di un’Inter distratta (forse già con la mente proiettata al big match di domenica contro la Juventus), il primo tempo è stato di sofferenza. Lo Young Boys ha sfondato soprattutto a sinistra, con le discese degli esterni, e ha messo in mezzo diversi palloni che hanno fatto tremare Sommer, salvato in particolare in una circostanza dall’intervento risolutore di Pavard sotto porta. Anche se il Biscione, che aveva ben chiara la propria lampante superiorità tecnica, con due tocchi ha mandato in porta Bisseck, sciagurato nel dilapidare la gigantesca palla gol.

Inter migliore nella ripresa. Ma il palo di Monteiro...

Meglio i nerazzurri nella ripresa, iniziata subito all’assalto col rigore fallito malamente da Arnautovic. La manovra dei meneghini si è fatta più fluida e tecnicamente pulita, anche se i coraggiosi svizzeri si sono affidati ai rapidi ribaltamenti di fronte per continuare a spaventare Sommer. E il palo colto da Monteiro al 60’ grida ancora vendetta.

Alla fine premiata (oltremisura?) la qualità dei nerazzurri

Nel finale l’Inter ha incrementato la spinta offensiva, pur continuando ad esporsi a qualche pericolosa ripartenza. Ma la differenza, a questo punto, l’ha fatta la cifra tecnica ben superiore degli ospiti: mentre i gialloneri sbagliavano sempre l’ultimo passaggio o concludevano l’azione in modo impreciso, Lautaro e compagni si rendevano sempre più insidiosi, soprattutto con Zielinski. Fino al “graffio” di Thuram, giunto a due minuti dalla fine, che premiava Simone Inzaghi (e i suoi cambi) e assumeva l’amaro sapore della beffa per lo stoico Young Boys.