Al-Khelaifi ha troppa influenza in Francia? Il CEO del Psg: "Lo dicevano anche di Aulas"
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In Ligue 1 c'è aria tesa, con il tema dei diritti televisivi che tiene banco ed è tema di divisione fra i club. Ed in questo clima di battaglia nel mirino di molti è finito il presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, criticato nelle ultime settimane per i suoi molteplici ruoli e la sua grande influenza nel calcio francese.
Victoriano Melero, direttore generale del PSG, ha rilasciato una intervista a Le Figaro cogliendo l'occasione per difendere Al-Khelaifi: "Quello che stiamo vivendo oggi" - ha dichiarato - ", con le dichiarazioni di una minoranza di club contro il PSG, sull'egemonia del PSG e la posizione del nostro presidente, mi ricordano quello che stava succedendo nei primi anni 2000 con Jean-Michel Aulas (allora presidente del Lione, n.d.r.). Anche la sua presunta egemonia è stata derisa. La grande differenza è che è rimasta tra noi. Gli incontri di allora sono stati almeno altrettanto tempestosi, con i club d'élite guidati da Jean-Michel Aulas di fronte ai club medi e piccoli. Questa è già una differenza, perché quando Nasser Al-Khelaïfi parla, difende gli interessi del PSG, ma con una visione dell'interesse generale".
Melero ha colto l'occasione per sottolineare che il sistema attuale non è necessariamente il più favorevole al PSG: "Il PSG potrebbe giocarsela individualmente, dal punto di vista economico ci aiuterebbe, ma dal punto di vista sportivo e per lo sviluppo di tutti abbiamo bisogno di un campionato forte. Se il PSG oggi sta ottenendo buoni risultati è perché c'è un collettivo. Deve essere esattamente la stessa cosa per quanto riguarda l'unità dei club francesi".
Le parole di Al-Khelaifi sugli obiettivi del PSG: "Stiamo imparando dai nostri errori"
Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG, ha dichiarato alla Bild che vincere la Champions League non è più l'obiettivo principale del club. "Lo ammetto apertamente, stiamo imparando dai nostri errori. Se mi chiedete se il nostro obiettivo è vincere la Champions League, direi di no. Ma se mi chiedete se vogliamo lottare in ogni partita, la risposta è sì. Vogliamo giocare un calcio offensivo, divertirci, questo assolutamente sì. Abbiamo i giocatori per farlo? Ancora sì. Abbiamo giocatori che sono in grado di vincere la Champions League quest'anno, l'anno prossimo o tra otto anni. Abbiamo le basi per costruire una grande squadra per il futuro".
Addio alle grandi stelle: "La nuova stella del PSG è la squadra e sono molto orgoglioso di aver cambiato la filosofia del club in così poco tempo. Lo spirito di squadra è la cosa più importante per me: all'interno della squadra, in campo, in panchina, tra lo staff medico e gli analisti, così come tutti coloro che lavorano dietro le quinte, senza dimenticare ovviamente i nostri tifosi", ha dichiarato il presidente del PSG.
Al-Khelaifi ha sottolineato l'importanza di costruire un progetto solido e duraturo, basato sul gioco di squadra e sullo spirito di gruppo, piuttosto che sull'ossessione per la vittoria della Champions League. Un cambio di mentalità che, tutti i tifosi parigini si augurano, possa portare a nuovi trionfi, sia in Francia che in Europa.
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